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Politica: pietrisco negli ingranaggi per bloccare la marcia del premier

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I cingolati di Renzi per battere i boiardi dentro e fuori dal parlamento

(di Franz Foti) Il generale De Gaulle diceva “Come si può governare un Paese che ha più formaggi che giorni nel calendario?”. Benito Mussolini, riferendosi all’Italia, era ancora più drastico perché sosteneva che ” governare gli italiani non è difficile, è impossibile!”.

Si può pensare che gli ultimi primi ministri italiani, appurando che i formaggi italiani ammontano a quattrocentotrè varietà, siano stati disarcionati in fretta per non smentire né Mussolini né De Gaulle.

Che il popolo italiano sia dunque una “brutta bestia” da governare è risaputo ed è altrettanto risaputo che farlo in una situazione di crisi economica e politica drammatica moltiplica le difficoltà almeno cento volte di più rispetto alle fasi normali.

Il nostro è un paese con 8057 comuni, 20 regioni, 1,1 milioni di persone che vivono di politica pari al  4,9 % del totale degli occupati, dove si spendono 23,9 miliardi di euro corrispondenti all’1,5% del nostro prodotto interno lordo. Nel nostro paese si tirano fuori 2 miliardi di euro per pagare incarichi e consulenze, per lo più inutili e siamo circondati da 24 mila consiglieri di amministrazione che si annidano nelle 6.978 società pubbliche divorando un ammontare annuale di 2,6 miliardi di euro.

Ogni anno un contribuente italiano è costretto a sborsare 772 euro per mantenere questo mastodontico apparato di carta straccia, intriso di procedure micidiali, capace di bloccare qualsiasi cosa pur di affermare la propria supremazia e i propri interessi, su tutto e su tutti.

“Per il funzionamento degli organi Istituzionali si spendono 6,4 miliardi di euro, per le consulenze e il funzionamento degli organi delle società partecipate 4,6 miliardi di euro, per altre spese (auto blu, personale di “fiducia politico”, ecc.) 5,8 miliardi di euro, per il sovrabbondante sistema istituzionale 7,1 miliardi di euro.

Un esercito composto da quasi 144 mila tra Parlamentari, Ministri, Amministratori Locali, di cui 1.067 Parlamentari nazionali ed europei, Ministri e Sottosegretari; 1.356 Presidenti, Assessori e Consiglieri regionali; 3.853 Presidenti, Assessori e Consiglieri provinciali; 137.660 Sindaci, Assessori e Consiglieri comunali”.

Questo ed altro rappresentano lo spaventoso profilo della nostra struttura burocratico-politica secondo uno studio approfondito della UIL e su cui intendiamo tornarci sopra.

Adesso, a ragion veduta, potremmo sostenere che la macchina schiaccia sassi della politica ha poche ragioni per rendersi più snella, efficiente e utile agli interessi reali dei cittadini. Si auto perpetua efficacemente ed è ben pagata. E chiunque si permette minimamente di prospettarne la demolizione rischia di precipitare nei tentacoli della “medusa”, bellissima e mortale.

Quando Berlusconi scese in campo nel 1994 in molti dissero che si trattava di un venditore di pentole, un bugiardo affabulatore, un venditore di sogni e un extra terrestre per la politica. In realtà governò per 20 anni e gode tutt’ora di buona salute politica, piaccia o meno. Vinse parecchie tornate elettorali e tenne sotto scacco la sinistra e l’intero sistema politico dettandone continuamente tempi e sistemi innovativi di comunicazione con i cittadini e gli elettori. Solo la virulenza della crisi lo ha  piegato e la sua battaglia contro il mondo dei boiardi, di alto bordo e di mezza tacca, è rimasta lettera morta. Gli apparati, sino ad ora, si sono mostrati indistruttibili e perversi.

Ora è la volta del “cinghialotto” di Firenze, Matteo Renzi. I meccanismi disastrosi dei boiardi sono di nuovo al lavoro, trasversalmente, in tutti i gangli della società, cercando di spezzare le accelerazioni insostenibili delle sue decisioni, di romperne la rapidità esecutiva, di neutralizzare gli effetti del laser puntato contro gli sprechi e l’inutilità di buona parte della burocrazia, senato compreso, di annullare l’immediata empatia che ha stabilito con il popolo difficile, diffidente e complesso.

La paura di parassiti e sanguisughe della civiltà fa novanta perché la macchina è già in corsa e sembra funzionare. Contro costoro Renzi, che lo si condivida o meno, ha puntato i cannoni ad alzo zero innescando rinnovamento generazionale, un nuovo meccanismo di governo e di linguaggio. Il popolo ha già compreso che è possibile parlare e agire secondo il loro interesse, in tempi brevi, con la velocità del coyote e l’astuzia della volpe.

La disoccupazione morde in maniera inesorabile. Bisogna far presto prima che sabbia e chiodi infernali inceppino il motore. Comunque, nulla o poco somiglierà al passato. Non si sa se il “cinghialotto duepuntozero” riuscirà nel suo progetto di sovvertimento dell’insostenibile schema dei “boiardi nostrani”. Certo è che ha innescato una nuova modalità di concepire l’azione  politica, difficile, incerta, ma concreta e affascinante. Ne misureremo i risultati quanto prima.

Franz Foti

 

 

BOX

 

NUMERO PERSONE IN “POLITICA” –  Dati UIL – 2012

(PARLAMENTARI, MINISTRI, SOTTOSEGRETARI, PRESIDENTI DI REGIONE E PROVINCIA, SINDACI, CONSIGLIERI E ASSESSORI REGIONALI, PROVINCIALI, COMUNALI, CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE, CONSULENTI ECC.) ENTI  
PARLAMENTO- GOVERNO* 1.067
REGIONI 1.356
PROVINCE 3.853
COMUNI 137.660
TOTALE CARICHE ELETTIVE 143.936
CDA AZIENDE PUBBLICHE 24.432
COLLEGI DEI REVISORI E COLLEGI SINDACALI PA E AZIENDE PUBBLICHE 44.165
PERSONALE DI SUPPORTO POLITICO 38.120
APPARATO POLITICO 390.120
INCARICHI E CONSULENZE PA E AZIENDE PUBBLICHE 487.949
TOTALE 1.128.722

 

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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