0

TORRE DI VELATE: UN SIMBOLO

torre velate

(di Kenji Albani) , borgo costruito in epoca tardoromana e noto come Castrum de Vellate, il quale ospitava alcune famiglie patrizie e adesso frazione di Varese. In quell’epoca tuttavia non fu la sola struttura di carattere militare ad essere costruita nella zona: altre torri e castelli furono costruiti per proteggere la pianura Padana da settentrione, costruiti sulle orme del Limes Prealpino. Secondo qualche studioso, questa torre faceva parte di un complesso di sette torri allineate sulle colline della zona e qualcun’altro la definisce “una sentinella avanzata della Rocca della Madonna del Monte”.

Per raggiungerla bisogna inerpicarsi lungo le alture a nord di Varese, passare una strettoia che fiancheggia il cimitero e poi vicino a un castagno ricoperto di edera, attorno a una recinzione di filo spinato ecco la torre di cui a tutt’oggi non rimane molto della struttura originaria: solo due lati, di cui uno integralmente conservato perché retto dalle rampe di scale che dimostrano la suddivisione in cinque piani della torre.

L’accesso al pubblico è possibile solo su appuntamento, ma è pur sempre possibile ammirare la torre dall’esterno della recinzione e poterci pure girarci attorno per vederla da differenti angolazioni con le sue feritoie monofore strombate, il cemento aggiunto fra le pietre durante il restauro sovvenzionato da vari sponsor, i lati danneggiati con buchi a semicerchio tanto da farli sembrare tasselli di un puzzle incompiuto. E’ veramente grande, questa torre, alta 33,5 metri. Chissà allora com’era grande il quadrilatero originario. Tuttavia la sua grandezza non fece intimorire le milizie viscontee che lo distrussero alla fine del XII° secolo dopo aver sconfitto i comaschi Torriani, alleati degli imperiali e dei nobili di Velate, nella guerra per il Seprio.

Nel 1989 la torre fu donata al Fondo per l’Ambiente Italiano da parte di Leopoldo Zambeletti e fra il 2001 e il 2003 è stata oggetto di scavi archeologici, a seguito dei quali è stato scoperto che fu costruita sopra i resti di altre strutture. Esattamente come Schliemann trovò i resti di Troia sovrapposti uno sopra l’altro, gli archeologi trovarono i resti sovrapposti prima di una casa risalente al V° secolo, poi di una struttura militare sulla quale fu eretta la torre quando Velate era un centro rurale. Gli archeologi trovarono pure monete in argento del XII° secolo coniate dalla Zecca di Milano e altre risalenti al ‘600.

I velatesi sono molto affezionati alla torre. Per loro è un simbolo e gli è stata intitolata la squadra di calcetto locale, la A.S.D. Torre di Velate.

 

 

Share Button

Mauro Carabelli

Giornalista

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *