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JIMI HENDRIX:all is by my side

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Quella voce tremolante che parla all’anima.

(di Veronica Perazzolo) La pellicola descritta dallo scrittore e regista John Ridley come “una delle vicende meno raccontate della storia del rock” delinea un solo anno della vita dell’uomo che ha rivoluzionato la storia della musica, l’artista tormentato quanto geniale che tenta di sfondare per le strade e i club di Londra.

Non si tratta del classico film che riporta solo una banale rassegna di successi e trionfi.     Non si vedono chitarre in fiamme o l’immenso pubblico sotto il palco di Woodstock.  Il tono per nulla agiografico mostra debolezze e opacità caratteriali dell’artista in erba che suona la sua chitarra in un club mezzo vuoto, più preoccupato di pagare l’affitto che di fare successo.

I minuziosi dettagli di vita privata conferiscono alla pellicola rari camei che rendono il film un capitolo del tutto raccomandabile per coloro che hanno amato e amano Hendrix.

Gli episodi di violenza, il disagio sociale dovuto alla discriminazione razziale, l’approccio con gli stupefacenti seguiti da momenti di smarrimento delineano il travagliato anno di vita di quell’uomo di colore che con la sua “voce tremolante” , come lui stesso definisce, giunge all’anima di Linda, allora fidanzata di Keith Richards, chitarrista dei Rolling stones che coglie l’incredibile versatilità del chitarrista mancino, di passare agevolmente dal blues ai brani del giovane Dylan.

L’ascesa verso il successo lo porta a Londra, allora ridondante di graffiti che riportano l’elogio “Clapton is God”, al celebre chitarrista Eric Clapton,dove decide di sua spontanea volontà di salire sul palco accanto a quest’ultimo, il quale, basito stacca la chitarra e scende dal palco, sgomento dalla bravura di Hendrix.

Ed è proprio mediante lo sgomento e lo stupore che quell’uomo ha saputo giungere all’anima della musica.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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