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Asilo Mariuccia: festeggia 112 anni di storia, nel nome d’Ersilia Bronzini Majno

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La Fondazione assegnerà il Premio Asilo Mariuccia 2014 alla Dott.ssa Alessandra Kustermann, Primario di Ginecologia alla Clinica Mangiagalli

(di Federico Moretti) Assegnare il Premio Asilo Mariuccia 2014 – che le sarà consegnato il 3 dicembre, alle 18:30, presso il Salone degli Affreschi della Società Umanitaria a Milano – alla Dott.ssa Alessandra Kustermann esalta le attività svolte dalla Fondazione che quest’anno festeggia i 112 anni di storia. Primario di Ginecologia alla Clinica Mangiagalli, la Dott.ssa Kustermann ha affrontato un percorso simile a quello della fondatrice: Ersilia Bronzini Majno. Impegnata nella difesa delle vittime di violenze domestiche e sessuali, riceverà “Il Sorriso” (una statua in bronzo di Stefania Scarnati).

 

Dal 1902 – anno della sua inaugurazione – l’Asilo Mariuccia ha accolto 5.000 ragazze, ragazzi, madri e bimbi per dare loro una possibilità di riscatto: il 16 ottobre scorso, a dimostrazione dei risultati ottenuti, la Fondazione ha siglato un protocollo d’intesa con la Croce Rossa Italiana. In occasione della consegna del premio interverrà Antonio Arosio, Presidente del Comitato Provinciale di Milano della CRI, a suggellare un gemellaggio che conferma l’efficacia dei servizi offerti dalla Fondazione presieduta dal Gen. Camillo De Milato nei centri attivi sul territorio lombardo.

 

Un esempio significativo della validità delle iniziative promosse dall’Asilo Mariuccia è nella percentuale di successo – pari al 98%, secondo le stime del 2013, quanto ai minorenni – nell’educazione al lavoro. Gli orti di Porto Valtravaglia (VA) sono un laboratorio stimolante che ha permesso alla Fondazione di partecipare a Fleur en Fleur 2014, il 15 maggio, organizzato dall’Associazione San Maurilio Santa Marta a Milano. Un evento che ha consentito di promuovere la raccolta fondi utile alla Fondazione per sostenere quelle spese che garantiscono l’efficienza dei propri centri.

 

Riguardo al fund raising, oltre a proporre la destinazione del 5×1.000, la Fondazione organizza periodicamente delle campagne rivolte ai sostenitori: è apprezzabile la grande attenzione all’attualità — come dimostrato da MotherChef, una cena del 24 giugno scorso, preparata dalle madri dell’Asilo Mariuccia che «strizza l’occhio» al popolare talent show televisivo. L’importanza della struttura (parafrasando il gergo teatrale), però, è dietro le quinte… nel lavoro degli operatori che prestano quotidianamente le proprie competenze per aiutare chi in questo frangente ne ha bisogno.

 

L’Asilo Mariuccia è una Fondazione storica che, seguendo i princìpi indicati dalla sua fondatrice, continua a espandersi e guarda al futuro — ridonando ottimismo alle giovani e ai giovani che accoglie senza discriminazioni. Un’associazione che, nel contesto delle organizzazioni non lucrative, impernia le proprie attività su degli aspetti fondamentali dell’esistenza come la formazione e il lavoro. Utilizza con intelligenza i nuovi strumenti forniti dal web: interviene con efficacia a sostegno di quanti vivono una situazione disagiata, fornendo loro gli strumenti per riprendersi.

 

Come sostenere le attività della Fondazione e incrementarne la visibilità? È strategica – a latere delle donazioni e dei lasciti – l’interazione mediatica che conferisce un rinnovato vigore alle iniziative interne ed esterne all’Asilo Mariuccia: tante sono le campagne già concluse e, a partire dal 2009, la pubblicazione dei calendari coi disegni dei bambini ospitati dalle varie strutture costituisce un appassionato momento d’incontro con la società civile, che quest’anno è stato coordinato da Fabio Sironi (vignettista de Il Corriere della Sera). Immagini che scaldano il cuore.

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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