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GESU’ E LA CROCE

 

croce

SETTIMANA SANTA: FACCIAMO UNA RIFLESSIONE

(di Cinzia Guerra) “Il bene non si può fare se non salendo il cammino faticoso del Calvario” ci dice San Luigi Guanella.

Questa frase mi ha fatto pensare che noi tutti abbiamo almeno una croce da portare, che può essere un problema in famiglia, la salute, l’università stessa, ma dobbiamo sempre ricordarci che sotto le nostre sofferenze, ossia la croce, c’è Gesu’, che ha già portato la sua , infatti prima che essere mia, la croce è sua.

Noi semplicemente la portiamo insieme e non dobbiamo dimenticare che prima di essere un oggetto, essa è una persona che la porta.

E qui c’è la separazione tra le persone: i primi la avvertono come sofferenza personale, gli altri come chi vede le spalle di qualcuno che sta davanti e tutto va a finire li.

Inoltre quando ci capita qualcosa, noi dobbiamo rivolgerci a colui che è in grado di comprendere meglio di ogni altro, perché “ha provato”.

Quindi cerchiamo di sfogarci col “Compagno di croce” e chiedergli aiuto per portare con pazienza la nostra croce.

Allora chiediamogli di non lasciarci mancare la forza e l’amore per ciò che ci è capitato.

Ricordiamoci sempre  che lui è già sotto quel peso e che manca soltanto il nostro intervento.

Allora in questa settimana, cerchiamo di trovare anche solo un attimo per trovare il tempo di guardare quella croce e di fermarci a riflettere.

 

 

 

 

 

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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