(di Alessio Lanza) Punti di vista e consigli utili di chi ci ha lavorato dentro.
Su di Expo se ne sono dette tante, forse troppe.
Critici, blogger, firme autorevoli del nostro paese si sono espresse contro ed a favore del grande evento espositivo.
Noi ci abbiamo lavorato dentro, ed abbiamo deciso di condividere con voi il nostro pensiero e la nostra esperienza personale.
Tanto per cominciare noi siamo pro Expo, non pensiamo sia un parco giochi,
come a detta di molti, ma bensì un’esperienza unica.
Purtroppo non è facile ambientarsi nell’esposizione, non è facile capirla, non è facile da visitare nella sua massima estensione.
Le code sono sempre lunghe, tante piccole perle sono così ben nascoste,
da sfuggire anche all’occhio più attento.
Expo è ricerca, è scelta personale, ognuno decide cosa vedere, quanto aspettare, cosa cercare e cosa capire, cosa leggere e cosa saltare.
Di fatto molti padiglioni col tema dell’esposizione universale, ed in generale con la didattica, non hanno proprio niente a che fare.
Nonostante questo, bisogna saper cercare per restare soddisfatti.
Sicuramente vi avranno parlato del padiglione giapponese, di quello tedesco o di quello italiano, magari nessuno vi ha parlato di quello Etiope, del cluster biomediterraneo o dei padiglioni di Austria, GB, Irlanda che meritano un’occhiata.
Lasciatevi trasportare, questo è il nostro consiglio, fate di Expo ciò che volete.
Sicuramente avrete trovato molta coda all’ingresso, ma ci sono tre gate in Expo!
A buon intenditore poche parole.
Sono fortemente convinto che l’esperienza sia così personale da non poter esser paragonata a quella di nessun altro, nemmeno del vostro partner o di vostro figlio.
Giudicate senza farvi condizionare dalle critiche di qualcun altro.
Expo è un crogiolo di culture, è unione, a volte forse caotica, ma pur sempre un bello spettacolo da vedere e da vivere.
Expo sono soprattutto persone, che hanno lavorato e lavorano per offrirvi quel grande spettacolo che migliaia di visitatori di tutto il mondo osservano ogni giorno con le stesse grandi aspettative.
Expo sono i volti delle ragazze Estoni, Slovacche, Giapponesi, Slovene, Nepalesi, Argentine, che ogni giorno stanno all’accoglienza.
Sono i volti di chi nelle cucine prepara ogni giorno un piatto tipico da farvi assaggiare.
Sono le forze dell’ordine che controllano Expo, i fornitori che di notte entrano a portare cibo e bevande fresche, sono i netturbini che per ore camminano coi loro carrelli per mantenere ordine e pulizia.
Abbiate innanzitutto rispetto per loro, che sono Expo prima di ogni padiglione, scultura, pannello dimostrativo, video, che potrete trovare.
Se desiderate visitare i padiglioni più chiacchierati, prendetevi un giorno solo per loro, perché bastano 5 padiglioni gettonati a riempire una giornata.
Evitate i giorni di festa nazionale o i fine settimana, se siete poco affini alle folle e ai grandi eventi.
Non fate programmi dettagliati, perché Expo li cambia strada facendo e ogni cosa è da scoprire.
Questi sono i nostri consigli, la nostra idea dell’esposizione universale.
Ognuno potrà scrivere la sua dopo averlo visitato. Forse è per questo che è stato scritto e detto così tanto al riguardo.
Sicuramente è un bello spettacolo, una bella opportunità e a nostro modo di vedere una bella esposizione universale.
Il nostro è un augurio di buona visita!
E che sia davvero orgoglio per la nostra Italia!