0

Un Papa “viaggiatore” venuto dalla fine del mondo

FRANCESCO

(di Rebecca Manzi) “Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo”.

Così esordiva il neoletto Papa Francesco la sera del 13 marzo 2013 dopo essersi affacciato dalla finestra del Vaticano per salutare i fedeli e pronunciare il suo primo discorso da Vescovo di Roma.

Una frase quasi premonitoria del suo destino: viaggiare ovunque in Italia e soprattutto nel mondo, seguendo le orme di Papa Giovanni Paolo II.

Partito da Lampedusa, il pontefice è passato dal Brasile (in occasione della XXVIII giornata mondiale della gioventù), dalla Terra Santa, dalla Turchia, su invito del Patriarcato e del Presidente Erdogan, dallo Sri Lanka e dalle Filippine, fino ad arrivare alle più recenti visite a Sarajevo, in Sud America e agli storici incontri a Cuba e negli Stati Uniti d’America.

Storici incontri, appunto, tra cui si annoverano quelli con Vladimir Putin (avvenuti nel 2013 e nel giugno 2015) e gli ultimi con l’ex presidente cubano Fidel Castro e il fratello Raul.

L’ultimo viaggio, iniziato a Cuba, ha poi portato Jorge Mario Bergoglio negli USA, a colloquio con il leader democratico Barack Obama – reduce dall’annuncio di voler porre fine allo storico embargo cubano, anche grazie alla mediazione di Francesco – con cui ha dialogato sul problema dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti.

Successivamente Papa Francesco si è recato al Congresso degli Stati Uniti, dove ha smosso le coscienze dell’intera America, trattando (e attaccando) temi cari ai cittadini statunitensi come la pena di morte e il commercio di armi, contro cui si sta battendo anche Obama e ricordando figure storiche come Abramo Lincoln e Martin Luther King.

Prima dell’emozionante omaggio alle vittime dell’attentato dell’11 settembre a Ground Zero, pregando insieme ad altri 12 leader di differenti religioni, Francesco ha fatto tappa all’Assemblea delle Nazioni Unite, quinto pontefice nella storia, dove ha parlato in particolare di difesa dell’ambiente, soprattutto in vista della conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici, che si terrà dal 30 novembre all’11 dicembre.

Bergoglio ha poi celebrato Messa al Madison Square Garden, davanti a una folla di oltre 20 mila persone, dopo aver attraversato Central Park, invaso da 80 mila fedeli.

Ultima tappa del viaggio negli USA è stato l’incontro a Philadelphia con le vittime degli abusi di preti pedofili, contro cui il pontefice ha fin da subito assunto un atteggiamento molto critico.

Papa Francesco si è ormai guadagnato un posto nel cuore di tutti, dai cittadini comuni ai leader politici internazionali, con i suoi modi semplici e moderni e sono già numerose le nuove visite in programma, tra cui spicca il tanto desiderato viaggio nel continente Africano.

Staremo a vedere le prossime sorprese che ci riserverà il Papa “venuto dalla fine del mondo”.

 

Share Button

Mauro Carabelli

Giornalista

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *