(di Jessica Carù) In ricordo del primo conflitto mondiale, la Villa Bellini di Somma Lombardo ha aperto le porte ai più di tremila visitatori che, in questi ultimi due week end di settembre, hanno preso parte ad un percorso commemorativo, organizzato dall’associazione socio-culturale “Quelli del ’63”.
Dopo l’iniziativa dello scorso anno: “L’impressionismo luce e colore” dedicata all’arte degli impressionisti, quest’anno l’associazione ci ha offerto un momento di ricordo e di riflessione, organizzando un emozionante viaggio nel cuore della prima guerra mondiale.
“Perdiamo un po’ di noi stessi ogni volta che la storia viene dimenticata” questo è il messaggio che “Quelli del ‘63” hanno voluto trasmetterci raccontandoci la storia a tappe, le lettere e le emozioni di un giovane soldato, Piero, partito come volontario a combattere per la patria.
Il percorso si è sviluppato attraverso foto d’epoca ma anche con scene recitate: il saluto alla famiglia, il lavoro femminile, le decisioni politiche e la guerra sul fronte, con costumi e ambientazioni prodotti artigianalmente. Ad aumentare la resa realistica si sono poi aggiunti luci, suoni e interpretazioni che hanno lasciato tutti a bocca aperta.
Quaranta minuti di percorso interattivo con l’obbiettivo di tornare a casa con tanta emozione nel cuore e un messaggio: quello di far riflettere su un periodo storico che troppo spesso abbiamo dimenticato.
Proprio per non dimenticare, a conclusione del percorso, sono stati apposti un manifesto e alcune foto per commemorare i caduti sommesi. La mostra è stata visitata da ogni fascia di età, dai più piccoli ai più anziani.
Le attività di “Quelli del ‘63” sono da anni attività di gran pregio, dedicate a tutti, con lo scopo di diffondere la cultura.
Un grande complimento va riconosciuto a tutti coloro che hanno collaborato, dagli organizzatori, ai “ciceroni”, agli attori, adattandosi perfettamente alle emozioni, agli stati d’animo e alle ambientazioni di quei tristi anni.
