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Grazie Vale, ci hai fatto sognare!

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(di Rebecca Manzi) Valencia, 8 novembre 2015. Ore 14.00. L’evento sportivo del secolo, come è stato ribattezzato da molti, sta per cominciare.

Valentino Rossi parte ultimo, a causa della penalizzazione inflittagli dalla direzione gara a seguito del presunto – e molto discusso – “calcetto” a Marc Marquez sul circuito di Sepang.

Davanti ha 25 piloti. Un abisso lo separa da Jorge Lorenzo, suo compagno di squadra e avversario per il titolo – staccato da Rossi di soli 7 punti – che scatta dalla prima casella.

75 metri di distanza. 30 giri e sapremo chi sarà il campione della stagione 2015.

Valentino ha la solidarietà di buona parte degli italiani e del mondo sportivo.

Basterà a compiere questo “miracolo”?

Le luci dei semafori si spengono. “Gas a martello e via. Partiti!”

Dopo due curve Rossi è già 16esimo, i sorpassi si susseguono e al secondo giro si trova in nona posizione. Al sesto Danilo Petrucci allarga la traiettoria e fa segno di passare, Vale ora è settimo. Altri cinque giri e si libera dei fratelli Espargaro. Rossi all’11esima tornata è quinto alle spalle di Andrea Dovizioso, che viene puntualmente scavalcato in poche curve. Il Dottore è quarto, ma ha più di 10 secondi da rimontare su Daniel Pedrosa. Più di così non può fare.

Davanti, intanto, sembra palese che Marquez – in seconda posizione – “ne abbia di più” del leader della gara Lorenzo. È sempre lì lì per sorpassarlo ma ogni volta all’ultimo allarga e rimane dietro.

Volevo evitare rischi” dirà poi. Rischi che non si è certo risparmiato con Rossi a Sepang.

Sarà, ma tutto questo puzza. Un’altra volta. Un’altra polemica. L’ennesima bufera si scatena contro il “cabroncito”, accusato qui come a Sepang di aver favorito a tutti i costi Lorenzo a scapito di Rossi. Le conferme sembrano arrivare durante gli ultimi giri.

Ne mancano 7 quando le speranze di tutti i tifosi di Rossi si rianimano.

Daniel Pedrosa inizia a riavvicinarsi alla coppia di testa.

Se i due piloti Honda soprassassero Lorenzo, Valentino sarebbe campione. 

Tornata dopo tornata Dani è sempre più vicino. Al giro 27 li ha nel mirino.

Attacca Marquez che, stranamente e per la prima volta durante questa gara, si mostra combattivo, resiste e non lo fa passare.

Ormai è fatta. La bagarre sfinisce Pedrosa e gioca a favore di Lorenzo, che si allontana.

E con lui ogni possibilità di Rossi di vincere il mondiale.

Sotto la bandiera a scacchi il podio è tutto spagnolo: Lorenzo primo, Marquez secondo e Pedrosa terzo. Vale, quarto dopo questa incredibile rimonta – da vero campione – viene applaudito da tutti i Team al ritorno nei box.

Lorenzo, laureatosi campione con soli cinque punti di vantaggio su Rossi, ammetterà a fine gara: “Marc e Dani sono stati molto bravi a non darmi fastidio e a mantenere il mondiale in Spagna”.

Valentino si è invece scagliato durissimo contro Marquez: “E’ stato imbarazzante! Ha fatto il guardaspalle di Lorenzo. Me lo aspettavo, hanno fatto il biscottone”.

Nonostante la rabbia e l’amarezza il Dottore, a 36 anni, ha vissuto una stagione da protagonista.

Quattro vittorie e solo tre volte fuori dal podio. In una sola parola, immenso.

Grazie lo stesso, Vale. Ci hai regalato delle emozioni fantastiche quest’anno.

Ancora una volta ci hai reso orgogliosi di essere italiani.

Ci vediamo la prossima stagione, anche se, per noi, questo mondiale l’hai vinto tu.

 

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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