<<questo sarebbe l’atteggiamento da prendere per dire STOP a questa crudeltà!>>
(di Noemi Aragosa)
Venerdì 13 novembre, Parigi è stata vittima di un attacco terroristico a meno di un anno dalla strage di Charlie Hebdo. Ufficialmente in questa strage i morti causati dagli 8 attentatori sono 129 e 352 feriti, dati destinati a crescere in quanto alcuni gravemente feriti: notizie riportate dai nostri media.
Non è difficile intuire che l’occidente è nel mirino dell’Isis. La maggior parte giovani che sono stati strappati via dalla propria vita, dalla loro quotidianità, nel festeggiare una serata insieme ai propri coetanei; volevano in quella sera soltanto un po’ di svago e divertimento, invece, gente crudele ha deciso del loro destino, sparando o facendosi esplodere in una notte colpendo più paesi: Francia, Inghilterra, Germania, Romania, Italia, Stati Uniti.
Terrore in tutto l’occidente in questo periodo, l’Italia riflette e ha grande paura con l’avvicinarsi anche del Giubileo; ha paura di essere attaccata direttamente nel cuore del suo Paese. Gli italiani pensavano che era tutta ormai “storia vecchia”, questa sensazione negativa invece ritorna quando i media rilanciano notizie di questo genere con soggetti che richiamano lo stato islamico. In un nano secondo la parola “Isis” fa affiorare tutte le informazioni che sappiamo su di loro.
Molti dicono che è una guerra da combattere, non solo con gli eserciti ma con le armi del coraggio e dell’orgoglio, per la difesa della nostra cultura e nel nome della nostra libertà di esprimerci.
Non bisogna piegarsi a gente definita “taglia gola”, ma gridare nel nome di libertà.
Si, perché noi siamo l’ Europa libera culturalmente perché vige la democrazia.
Non è la religione che fa diverso un uomo, siamo tutti fratelli mortali!
Le persone colte amano imparare, le persone ignoranti pretendono d’insegnare.
(Edmond Le Berquier)
