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Il Piccolo Principe: dalla fiaba alla sala cinematografica

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(Immagine da vanityfair.it)

(di Elisabetta Riva)

“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice”.

Questa citazione celebre per sottolineare il clima di attesa carico di emozione, impazienza ma soprattutto curiosità. L’adattamento cinematografico de “Il Piccolo Principe” – romanzo toccante di Antoine de Saint – Exupèry –, in programma ormai da tempo, non si farà attendere molto. La Paramount Pictures ha infatti dichiarato che la pellicola esordirà nelle sale tra poco più di un mese, precisamente a partire dal 1° gennaio 2016.

Pubblicato esattamente 71 anni fa, il libro ha letteralmente fatto il giro del mondo: è stato tradotto in 245 lingue e ha venduto ben 145 milioni di copie.

Mark Osbourne – che ci aveva già fatto divertire con “Kung Fu Panda” – è il regista di questo piccolo capolavoro, realizzato con le tecnologie digitali di animazione CGI e stop motion, per le quali si è reso necessario un budget di 80 milioni di dollari. L’ideatore, comprendendo quanto il progetto si caricasse di aspettative, ha deciso di includere nella sua èquipe personaggi di grande rilevanza cinematografica, provenienti dalle case Disney, Pixar e Dreamworks Pictures.

Protagonisti del cartoon un vecchio aviatore e la sua piccola vicina di casa, una bambina che, attraverso le pagine e i disegni dell’uomo scopre come quest’ultimo – diversi anni prima – fosse precipitato con il suo velivolo tra le dune del deserto e avesse incontrato il Piccolo Principe, un bambino enigmatico proveniente da un altro pianeta. Si crea dunque un legame indissolubile tra la piccola – che riscoprirà quanto possano spiegarsi le ali della sua fantasia – il principe e l’aeronauta, filo rosso dell’intera pellicola.

La legge di proporzionalità vale anche per il cast: tanto più è ambizioso il progetto, tanto più d’eccezione saranno gli artisti interpellati. Il doppiaggio americano vede i premi Oscar Jeff Bridges (l’aviatore), Benicio Del Toro (il serpente) e Marillon Cotillard (la rosa); a seguire James Franco (la volpe), Mackenzie Foy (la bambina), Riley Osborne (il Piccolo Principe) e Rachel McAdams (la madre).

Tuttavia, neanche la produzione italiana si è fatta mancare nulla: saranno attori di spiccata bravura a dare voce ai personaggi. Annoveriamo Vittoria Bartolomei e Lorenzo D’Agata – rispettivamente per la bambina e il Piccolo Principe –; proseguiamo con Paola Cortellesi, Pif, Alessandro Gassman, Alessandro Siani, Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti.

Il libro ha commosso intere generazioni: l’autore francese ha saputo trasmettere valori universali e senza tempo come il rispetto della persona, la salvaguardia dell’ambiente, la pace tra gli uomini, l’accettazione del diverso. Ci auguriamo che gli stessi principi emergano dal cartone animato; sarebbe bello se i nostri posteri imparassero ad amare senza misura, a rimanere immuni dal materialismo. A mantenere sempre viva la speranza. A vedere bene con il cuore, perchè l’essenziale è invisibile agli occhi.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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