(Immagine da: beeliked.com)
(di Desiree Lanzani)
Jung, nella seconda metà del 1800 affermò che ogni civiltà ha bisogno di miti. Senza miti, senza una mitologia, per Jung non è concepibile alcuna società, alcuna comunità.
Se solo Jung potesse vederci oggi… nell’epoca delle comunità virtuali, il nuovo mito 2.0 è diventato il blogger.
Come diverse civiltà antiche si basavano su una struttura mitologica che prevedeva, solitamente, due divinità in continuo confronto dialettico tra loro per affermare la propria influenza, così la nostra società digitale ha trovato nei blogger le figure di massima divinità.
Ogni blogger contende la propria supremazia. E’ una guerra all’ultimo follower.
Lo dice il nome stesso, non più fan, ma followers. Letteralmente seguaci che idolatrano il proprio blogger.
E’ in questo scenario che diventa fondamentale conoscere la rete, essere parte integrante della stessa. Il potenziale di comunicazione che ruota intorno alla figura dei blogger è altissimo, come lo è il rischio di sbagliare e perdere irrimediabilmente tutti i followers.
Per le aziende e per il mercato la figura dei blogger diventa fondamentale per un duplice motivo: il blogger come ambassador del proprio marchio e i followers come analisi del mercato. La portata del database e il potenziale virale del progetto grazie a questa nuova tendenza è diventata ormai per le aziende una conditio sine qua non dell’omnichannel.
E tu hai una fede 2.0?
