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Rock legends

rock

(di Davide Bonamici)

Il mondo del rock è bello perché è vario, non è stato semplice scegliere dieci band tra le migliaia e migliaia esistenti, ma la posizione in fin dei conti non conta tanto, conta di più ciò che una band è riuscita a dare ad una o a più persone.

Quali sono le più grandi band rock della storia? Sono tante ed è difficile elencarle.
Con dei miei amici, ci siamo confrontati e abbiamo messo giù dieci band, che hanno scritto e cambiato radicalmente la storia del rock. Per sceglierle abbiamo analizzato i loro testi, i significati di essi, le melodie e i suoni creati e usati da queste band.
Le magnifiche 10, che hanno rivoluzionato la storia del rock sono secondo noi:
10 – The Beatles: sono una band leggendaria, ma di certo non sono la prima. Hanno quasi spazzato via il rock’n’roll degli anni ’50, i fan si innamorarono subito di quei ragazzi ben vestiti e ben pettinati. Ma perché sono al decimo posto? Per un semplice motivo. Quando arrivarono le prime band hard rock,  i Beatles tremarono e per non cadere si inventarono la storia della morte di Paul McCartney. La caduta definitiva avvenne quando arrivarono due nuovi generi musicali: il punk e l’heavy metal.
9 -The Clash:” The only band that matter”, così era (ed è) soprannominata la band che ha rivoluzionato un genere che era già rivoluzionario di suo, il punk.
I Clash sono nati col punk, ma si sono evoluti miscelandolo con altri generi (reggae, dub, ska, roots rock, rap, ecc ecc). “The Clash” (l’album) e “Give ‘em enough rope” sono raccolte dove prevale la rabbia del punk, ma con “London Callin” e “Sandinista!” c’è stata l’evoluzione verso tanti altri generi, ma i caratteri e i testi delle canzoni sono rimasti sempre gli stessi. “Combat Rock”, ultimo disco con la formazione storica, è stato un ritorno alle origini, ma sempre influenzato dai suoni assimilati dai due album precedenti. Invece Cut the crap è il simbolo della caduta della band, rovinata dal manger Bernard Rhodes, fu un album disastroso e da questa si salvò solo la canzone “This is England ” (si dice che abbia ispirato un film).
8 – AC/DC: è stata dura metterli all’ottavo posto, ma ciò non toglie la loro grandezza, che resiste anche 40 anni dopo la loro nascita.
La band che ha venduto più copie, con “Back in black”, nella storia del rock e la seconda nella storia della musica, dietro a “Thriller” di Michael Jackson.
Sembravano arrivati alla fine del loro percorso msuicale nel 1980, dopo la morte del cantante Bon Scott. Però, grazie all’arrivo di Brian Johnson, hanno continuato e scritto il proprio nome nella storia.
Perché gli AC/DC sono sempre rimasti fedeli a sé stessi, il loro sound non è mai mutato e ogni album ha sempre avuto una carica pazzesca.
Tanti album, come “Fly on the wall” e “Flick of the switch”, sono stati sottovalutati dalla critica e dai fan, ma questi fatti non li hanno scoraggiati e nel 2014 (dopo tanti altri dischi) sono tornati con “Rock or bust”. Una band che non ha mai smesso e che non smetterà mai di emozionare.
7 – Iron Maiden: originalità e rivoluzione, queste sono due caratteristiche della più grande band della storia dell’heavy metal.
I primi due album, “Iron Maiden e Killers”, con Paul Di’Anno alla voce, sono album metal, ma influenzati dal punk. Però la band fa capire che non simpatizza per il genere dei Clash e dei Sex Pistols, e nel 1982, con l’arrivo alla voce di Bruce Dickinson, si stacca dal punk metal e si avvia verso il metal puro. Da “The number of the Beast”, passando per “Piece of mind, a Powerslave” si sente questo metal puro.
Il cambiamento e il passaggio verso un metal influenzato dal prog, arriva con “Somewhere in time”, continua con “Seventh son of a seventh” son e si ferma con “No prayer for the dying” e “Fear of the dark”. Negli anni ’90 rischiano di sciogliersi, gli album “The X factor” e “Virtual XI” vengono considerati molto commerciali. Nel 2000 tornano Bruce Dickinson e il chitarrista Adrian Smith, la band ha 3 chitarristi ed esce l’album “Brave new world”, “The beast is back”. Gli album dopo vengono ben accolti e la band continua col suo suono influenzato dal prog, nel 2010 esce “The final frontier” e la band subisce molte critiche. Il 4 settembre 2015 tornano più forti di prima, per via delle critiche a “The final frontier”, ed esce “The book of souls”. Gli Iron Maiden sono ancora vivi e sono più forti che mai.
6 – Led Zeppelin: Robert Plant, Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham. Questi quattro grandi musicisti hanno formato qualcosa più di una semplice band, un genere. Ogni membro dei Led Zeppelin è considerato una leggenda: Jimmy Page è il terzo chitarrista di tutti i tempi, dietro a Jimi Hendix ed Eric Clapton. John Bonham è il miglior batterista di tutti i tempi, era dotato di una forza incredibile. John Paul Jones ha gettato le basi verso un nuovo modo di suonare il basso. E Robert Plant ha una voce bellissima, che sa adattarsi ad ogni tipo di canzone, dalla velocità di Rock’n’roll alla calma di “Stairway to heaven”. Purtroppo i Led Zeppelin finiscono la loro corsa nel 1980, per via della morte di John Bonham, ma il loro mito e la loro musica vivono ancora oggi.
5 – Bruce Springsteen: Born to run, nato per correre. Così nasce la storia di un uomo che con il proprio scarificio ha saputo arrivare in cima alla vetta del rock, diventando per tutti Il Boss. Bruce Springsteen è la voce dell’America, ma non solo del paese bello e forte, soprattutto si mette contro i governanti e le guerre. Scrive canzoni come “Born in the Usa”, dove si pone contro la guerra in Vietnam e anche dopo l’11 settembre sarà molto attivo, continuerà a scrivere inni contro il razzismo e a favore di un’America libera, dove devono prevalere l’uguaglianza e la parità di diritti.
4 – Bob Dylan: egli è l’uomo che ha rivoluzionato il folk, che ha abbandonato il vecchio modo di fare folk, creandone uno più elettrico. La sua mossa gli porterà molte critiche e il buon Bob risponderà con “Positively 4th street”, dove lui si difende dagli attacchi verbali degli ex amici, che gli dicevano di aver tradito il folk puro per l’electric folk.
Le canzoni di Bob Dylan sono denunce sociali: “Blowin’ in the wind” e “Hurricane” sono canzoni contro la guerra e il razzismo, la seconda è basata su una storia vera.
Bob canta anche su vicende personali, la già citata “Positively 4th street” è una di queste, e poi c’è “Sarah”, dedicata alla moglie, la coppia da li a poco avrebbe divorziato.
Ma scrive anche le colonne sonore di un film, “Pat Garrett & Billy The Kid”. E in quel caso Bob Dylan dimostra tutto il suo talento e il suo estro nel mettere insieme il mondo del cinema e della musica.
Una leggenda del rock, una voce che anche ora “soffia nel vento” e che sta sempre dalla parte del giusto, senza paura di dire ciò che pensa.
3 –  Queen: Freddie Mercury è l’anima dei Queen, un uomo che un mese prima di morire incideva “Innuendo” e le tracce vocali per l’album postumo, “Made in Heaven”, uscito nel 1995.
Ma non era solo, intorno a lui c’erano tre grandi musicisti e amici, che sono rimasti con lui fino alla fine e dopo la sua morte hanno deciso di onorarlo e ricordarlo in ogni modo.
I Queen hanno avuto un leader carismatico, con una voce incredibile, come Freddie Mercury. Ma anche Brian May, Roger Taylor e John Deacon erano e sono signori musicisti. Ogni membro ha saputo dare un tocco magico alla band, portandola nella leggenda, perché era questo il desiderio di Freddie Mercury.
2 – The Rolling Stones: hanno resistito all’arrivo di ogni genere musicale, senza il bisogno di adattarsi ad ognuno di questi generi. Vivere al limite è stata sempre la parte più forte e stravagante, una band che anche adesso riesce a riempire stadi e arene.
I loro album e le loro canzoni sono pietre miliari della storia del rock, il loro modo di fare li ha resi indistruttibili e negli ultimi anni sono sempre riusciti ad aver successo, anche con le nuove generazioni. Una band che ha espresso il concetto di rock al massimo.
1 – Pink Floyd: i primi per tutti sono loro. Ogni generazione li conosce, li ama e li rispetta.
Sono arrivati sulla scena del rock, del prog rock, nel 1967 con l’album “The piper at the gates of dawn”. E sin da subito si capì che la band avrebbe dominato più di un decennio, ma un’era, che arriva anche ai giorni nostri.
I Pink Floyd hanno fatto innamorare tanti ragazzi e non hanno età, anche i “novellini del rock” (ragazzi che vanno dal 2000 in poi) li conoscono e riconoscono l’enorme talento musicale della band. Gli album “The dark side of the moon”, “Wish you were here e The Wall” sono tra I migliori della storia del rock, ma anche quando la loro carriera volse al termine, nel 1994 con l’album “The division bell”, rimasero in alto e scrissero ancora di più il loro nome nella leggenda. Nel 2014 esce “The endless river”, un buon modo per rimanere nella memoria degli amanti del rock e anche in quella delle nuove generazioni.
Tante band sono rimaste escluse da questa top ten, a malincuore sono rimasti fuori gruppi come: Deep Purple, The Door, The Ramones, Guns’n’Roses, janis Joplin, Jimi Hendrix, Elvis Presley, Johnny Cash e tanti altri, che vorrei citare.
E nel mio caso sono un centinaio i gruppi che hanno saputo darmi qualcosa.
Long Live Rock’n’Roll!

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Mauro Carabelli

Giornalista

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