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Ciao Alan

 

severus

(Di Rebecca Manzi)

Per una persona come me che sa quasi sempre cosa scrivere trovare oggi le parole è molto difficile.

Ieri se n’è andato, all’età di 69 anni per un cancro di cui nessuno era a conoscenza, uno dei miei più grandi idoli, l’attore Alan Rickman. È come se fosse morta una persona a me vicina, a me cara, una delle persone che ha accompagnato la mia infanzia e la mia adolescenza e l’ha resa magica.

Quando ho letto la notizia ho pensato che non potesse essere vero, che fosse uno scherzo della scrittrice Joanne Rowling. Tutti lo ricordano infatti per aver interpretato nella saga di Harry Potter il Professor Severus Piton, il cattivo più buono della storia del cinema e della letteratura, l’antieroe, l’eroe tragico.

La storia del suo personaggio inizia molto tempo prima dell’apertura della Saga. È da bambino che Piton si innamora di Lily Evans, la futura madre di Harry. Una volta adulti Severus, vessato dai compagni, intraprende la strada delle Arti Oscure, fino a divenire un Mangiamorte – nome con cui vengono definiti i seguaci del vero cattivo della storia, Voldemort. Quando Lily e il marito vengono uccisi da Voldemort, Piton giura di proteggere a qualunque costo il figlio Harry.

Tutto ciò in memoria del suo amore, che mai dimenticherà dopo tutto quel tempo, e all’oscuro di tutti, che lo credono ancora una cattiva persona. Odiato per quasi l’intero corso della Saga nella finzione dagli altri eroi della storia e odiato nella realtà dai Fan – specie quando alla fine del sesto libro uccide il buon Silente – si scoprirà solo nel corso del settimo ed ultimo libro come fosse tutto combinato e quale fosse davvero la sua vera personalità. Alan è riuscito a darci tutto questo.

Alan sapeva tutto sul destino di Piton, fin dall’inizio delle riprese, ed era l’unico a conservare questo segreto insieme alla scrittrice, eppure non ha mai fatto trasparire nulla se non la profonda cattiveria che sembrava animare Piton. Quei suoi sguardi, quella sua voce, quelle sue espressioni, rimarranno per sempre. A detta di tutti i fan della Saga nessuno avrebbe mai potuto interpretare meglio Severus.

Ci ha insegnato, attraverso il suo personaggio, ad amare, nonostante tutto, nonostante le diversità, nonostante gli anni, nonostante la morte. Un amore puro, vero, che lo ha portato a cambiare, a fare il doppio gioco, a rischiare la propria vita e a perderla per amore della madre di Harry, che ha sempre difeso perché con i suoi occhi gli ricordavano troppo Lily. Ci ha insegnato il vero significato delle parole per sempre. Io amo paragonarlo a Werther, l’antieroe per definizione, il protagonista delle vicende di I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang Goethe.

Il cordoglio da parte del cast della Saga è unanime, non solo per la grandezza di questo attore, ma per la sua cortesia, correttezza e per il fatto che avesse sempre una buona parola per tutti, specialmente per chi – come i ragazzi che interpretavano gli studenti di Hogwarts – su quel set è diventato grande. A loro non faceva mai mancare il suo affetto e quando poteva li seguiva, quasi senza farsi notare proprio come Piton, nelle loro tournèe teatrali supportandoli nei momenti di difficoltà.

Dai protagonisti Emma Watson, Rupert Grint e Daniel Radcliffe, fino ai personaggi secondari, passando per Joanne Rowling e Ian McKellen – Gandalf nelle trilogie di Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit – ognuno ha voluto ricordarlo a modo suo, magari raccontando uno dei tanti episodi vissuti con Alan.

Con questo articolo vorrei ricordarlo anche io a modo mio, con la passione che mi lega a questa fantastica Saga, che lui ha indubbiamente contribuito a rendere così speciale. Nessun personaggio può diventare così grande se dietro di lui non c’è un così grande attore. Non posso che ringraziarti per quello che hai significato per me e per milioni di altri Potterhead nel mondo.

Eri anche Hans Gruber, l’avversario di Bruce Willis in Die Hard, lo sceriffo di Nottingham in Robin Hood, Rasputin, Harry in Love Actually, il colonnello Brandon in Ragione e Sentimento e molti altri, ma nel mio cuore sarai sempre quel professore bisbetico, oscuro, enigmatico e scorbutico che tanto mi faceva paura da piccola, ma che col tempo ho imparato ad apprezzare ed amare, fino a diventare il mio personaggio preferito.

Vorrei ricordarti per sempre con la battuta più celebre della Saga, pronunciata proprio da te, quando Silente chiedeva a Piton se dopo tutto quel tempo amasse ancora Lily Evans:

“After all this time?” “Always” – “Dopo tutto questo tempo?” “Sempre”.

Ciao Alan, non ti dimenticheremo mai.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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