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Caro Leo, questa volta l’Oscar te lo meriti!

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(Di Elisabetta Riva)

“L’epica avventura di un uomo che cerca di sopravvivere grazie alla forza dello spirito”. Queste le parole per recensire un nuovo film drammatico, The Revenant, in uscita nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 16 gennaio 2016, che vede Leonardo DiCaprio come protagonista.

Tratta da una storia vera, la pellicola ripercorre le dolorose vicende di un trapper americano, Hugh Glass – padre di un adolescente pellerossa – che, durante una battuta di caccia, rimane gravemente ferito da un grizzly. I compagni, combattuti tra l’abbandonarlo o prestargli le cure necessarie, demandano la decisione a un membro del gruppo, Fitzgerald. Quest’ultimo – indispettito dal rallentamento della spedizione – decide di “garantirgli degna sepoltura” gettandolo in una fossa del freddo Nord Dakota, assassinando anche il giovane discendente. Ma il cacciatore non demorde, sopravvive, e si spinge alla ricerca dell’aguzzino in un viaggio senza limiti di spazio e tempo: non teme la morte, la sua unica certezza è la vendetta.

Le riprese, dirette dal messicano Alejandro Gonzàles Inàrritu – vincitore dell’ambita statuetta d’oro per la regia di “Birdman” – sono state realizzate in Canada, nella Columbia Britannica. Nonostante lo staff avesse programmato di terminarle in quest’area, l’arrivo della primavera ha obbligato la troupe a spostarsi in Argentina, nella Terra del Fuoco, dove la produzione si è conclusa nell’agosto 2015.

Leonardo DiCaprio – già vincitore del Golden Globe come miglior attore e candidato all’Oscar – recita accanto a un altro colosso del cinema, Tom Hardy, precedentemente suo co – protagonista in “Inception”.

L’attore e produttore statunitense è ormai alla sua quinta candidatura e, senza dubbi, possiamo affermare che questa è la sua occasione. L’unico rivale temibile, con il quale si contende il premio, è Matt Damon, nominato come miglior attore per il film  “Sopravvissuto: The Martian”. Tuttavia, stando a quanto dichiarato recentemente, pare che quest’ultimo brilli di più nell’ambito della produzione, rispetto a quello della recitazione.

Per Leonardo, insomma, l’Oscar è una bella gatta da pelare. A nulla sono valse le grandi interpretazioni per “Il Grande Gatsby” e “The Wolf of Wall Street”; per un soffio ha mancato l’obiettivo, di nuovo. Molti sospettano si tratti della maledizione dell’eterno secondo, altri ritengono che l’interpretazione strappalacrime in “Titanic” abbia potuto nuocere alla sua reputazione, altri ancora asseriscono che a soli 40 anni il tempo per guadagnare un riconoscimento è molto.

Siamo fiduciosi, forse il 2016 è l’anno giusto: mettetevi comodi – ebbene sì, la proiezione dura oltre due ore – con un’abbondante porzione di popcorn e lasciatevi travolgere da questa avvicente trasposizione cinematografica di fatti realmente accaduti.

La pellicola non si costruisce sui dialoghi ma sulle immagini: montagne innevate, ghiacciai e rapide impetuose fanno da sfondo all’imperturbabile lotta per la vita del protagonista.

La cinepresa si focalizza costantemente sui volti degli attori – chiave di lettura del film – e il regista ha ritenuto opportuno lasciare che gli stessi emozionassero gli spettatori, piuttosto che affidarsi a frasi superflue.

Un paesaggio e un paio di occhi azzurri che parlano da soli, senza bisogno di ulteriori aggiunte. Leonardo ha dato prova di una straordinaria interpretazione, da cui traspaiono bravura e merito; è stato capace, con poche parole, di trasmettere convinzione e drammaticità, grazie all’espressività che lo contraddistingue.

Redivivo è una storia di speranza e di vita, intrisa di una cultura etnicamente diversa, quella indiana. Appassionante fino all’ultima inquadratura. Da non perdere!

 

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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