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Harry Potter e la maledizione dell’erede

Harry Potter

 

(di Rebecca Manzi)

I fan italiani hanno dovuto aspettare fino alla mezzanotte del 24 settembre 2016, contrariamente a molti altri Paesi, dove il testo teatrale è stato reso disponibile già dal 31 luglio 2016, ma finalmente hanno potuto immergersi nuovamente nel fantastico mondo magico di Harry Potter.

Dopo l’anteprima al Palace Theatre di Londra il 7 giugno 2016 e il debutto ufficiale il 30 luglio, infatti, l’opera teatrale Harry Potter and the Cursed Child (tradotto in italiano dalla Salani Editore con il titolo Harry Potter e la maledizione dell’erede) è stata trasposta in uno script book che rispecchia fedelmente il copione originale.

 

(ATTENZIONE SPOILER!: se non avete ancora letto lo script book e non volete rovinarvi la sorpresa non leggete oltre!)

Il capitolo numero 8 della saga del maghetto inizia là dove ci eravamo fermati con l’epilogo (ambientato 19 anni dopo) del settimo libro: Harry Potter e i Doni della Morte.  Subito, nel primo atto della parte uno, ci si ritrova di nuovo nelle tipiche atmosfere potteriane: il binario 9 e ¾ della Stazione di King’s Cross. Ritroviamo Harry Potter, che è diventato il Capo dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia ed è sposato con Ginny Weasley – sorella del suo migliore amico Ron e giornalista di sport per la Gazzetta del Profeta. I due hanno tre figli: James Sirius, Albus Severus e Lily Luna. Insieme alla coppia ci sono anche Ron Weasley, che ha ereditato il negozio Tiri Vispi Weasley, e sua moglie Hermione Granger, ora Ministro della Magia, con i figli Rose e Hugo, che hanno entrambi acquisito il doppio cognome.

Albus e Rose stanno per iniziare il loro primo anno ad Hogwarts, ma prima di salire sull’Espresso per Hogwarts il ragazzo è estremamente preoccupato. Teme infatti – e rende partecipe il padre di questo – di finire nella casa di Serpeverde, che non gode di buona reputazione nel mondo magico (da qui sono passati i maghi oscuri più potenti, incluso colui che Harry ha sconfitto, Lord Voldemort e la maggior parte dei suoi seguaci, i Mangiamorte). Harry subito lo rassicura: il figlio porta il nome di due dei più grandi maghi della Storia, Albus Silente e Severus Piton, e quest’ultimo era un Serpeverde, ma anche il mago più coraggioso che Potter abbia mai conosciuto (occorre essere intenditori per capire a cosa Harry si riferisce, ovvero il doppio gioco di Piton nei confronti di Voldemort perpetrato per anni in nome dell’amore che lo legava a Lily Potter, mamma di Harry).

Saliti sul treno, con grande disappunto di Rose, Albus fa subito amicizia con Scorpius Malfoy, figlio di Draco, all’epoca acerrimo nemico di Harry e sempre in bilico tra il bene ed il male. Ma la famiglia Malfoy è cambiata: questo ragazzo ha poco a che fare con lo strafottente Draco, si porta dietro il dolore per la malattia della madre ed è perseguitato dai pettegolezzi che ritengono che egli sia segretamente il figlio di Voldemort, diventato padre grazie all’uso di una Giratempo. Rose viene smistata nei Grifondoro, mentre Albus e Scorpius, che ha una cotta non ricambiata per la ragazza, nei Serpeverde.

Passano tre anni e i rapporti tra Albus e Harry si fanno sempre più tesi, in quanto il ragazzo è uno studente mediocre, altamente impopolare, senza amici, totalmente incapace di giocare a Quidditch, l’esatto opposto del “Prescelto” Harry Potter.

Per Albus il suo cognome diventa un fardello sempre più oneroso e alla prima occasione il ragazzo decide di prendersi il suo posto nella storia. Durante l’estate, infatti, il Ministero della Magia confisca una Giratempo illegale ad un vecchio Mangiamorte e le voci, che dovevano rimanere segrete, corrono fino ad Amos Diggory, il padre di Cedric. Questi si reca a casa dei Potter per pregare Harry di utilizzarla e riportare così in vita il figlio, ucciso da Voldemort durante la sua rinascita semplicemente perché di troppo. Harry, per quanto segnato dal rimorso per la morte prematura dell’amico di cui si è sempre ritenuto responsabile, rifiuta categoricamente in quanto tornare indietro nel tempo può avere conseguenze disastrose. Albus, però, sta ascoltando tutto e fa amicizia con Delphi Diggory, nipote e curatrice di Amos.

Quella sera Harry offre ad Albus come regalo la sua vecchia coperta con cui era avvolto quando è arrivato a casa dei Dursley, l’unico oggetto che gli rimane di sua madre Lily, morta per salvarlo. Albus rifiuta categoricamente il regalo ed Harry, provocato dall’atteggiamento irriverente del figlio, commette un errore gravissimo, dicendogli che non lo avrebbe voluto come figlio.

Il piano di Albus, ferito ed offeso, entra in atto sull’Espresso per Hogwarts, quando convince l’incolpevole Scorpius a scappare e recuperare la Giratempo. L’idea è tanto semplice quanto folle: salvare Cedric Diggory facendogli perdere il Torneo Tremaghi, la cui Coppa era stata trasformata in una passaporta che ha condotto lui e Potter direttamente tra le braccia di Voldemort.

Il primo atto si conclude con Albus, Scorpius e Delphi che, trasformatisi da Harry, Ron e Hermione e dopo aver risolto una serie di indovinelli, rubano la Giratempo. Harry ricomincia ad avere gli incubi e male alla cicatrice e viene convocato d’urgenza insieme a Draco dalla Professoressa McGranitt, la quale informa i due che i rispettivi figli sono spariti.

Durante il secondo atto troviamo Albus e Scorpius tornare indietro nel tempo sino alla prima prova del Torneo Tremaghi dove, mascherati da studenti di Durmstrang, disarmano Cedric, causando il suo fallimento. Tuttavia la Giratempo è manomessa e può far spendere loro unicamente cinque minuti nel passato. Tornati nel presente Albus, con diverse ferite, e Scorpius vengono ritrovati nella Foresta Proibita da Harry, Ron e Ginny grazie ad un sogno premonitore di Potter. Dopo aver appreso dal centauro Cassandro che il figlio è avvolto da una nube oscura ed aver male interpretato alcuni consigli del ritratto di Silente, Harry ordina alla McGranitt di tenere sotto controllo i due ragazzi e di separarli sempre ed obbliga Albus a non avere più rapporti con Scorpius.

Fin qui tutto bene, a parte un’amicizia distrutta. E invece no: Albus si rende conto che il presente è cambiato. Il ragazzo è un Grifondoro, Ron è sposato con Padma Patil da cui ha un figlio, Rose non esiste e Hermione è una scontrosa ed antipatica professoressa di Difesa Contro le Arti Oscure. Tutto ciò perché Hermione, non fidandosi dei ragazzi di Durmstrang in quanto aveva visto Albus e Scorpius fare un incantesimo a Cedric, non è mai andata al Ballo del Ceppo con Viktor Krum e dunque Ron non ha mai provato la gelosia che gli ha fatto capire di essersi innamorato della sua migliore amica.

Albus evita Scorpius, ma Delphi si presenta ad Hogwarts e lo sprona a riallacciare i rapporti. I due si chiariscono e Albus persuade l’amico a provare a salvare nuovamente Cedric, viaggiando nel tempo sino alla seconda prova del Torneo Tremaghi. In questo caso Albus e Scorpius utilizzano un incantesimo per forzarlo a farlo uscire dall’acqua del lago prima di recuperare la persona amata. Tuttavia, quando torna nel presente, Scorpius si rende conto che Albus è scomparso, Voldemort ha ucciso Harry Potter durante la battaglia di Hogwarts e ora la scuola, diventata di magia oscura, è presieduta da Dolores Umbridge. E con questi inquietanti presagi si chiude la prima parte.

Nelle prime scene del terzo atto, parte seconda, Scorpius ricostruisce i pezzi del puzzle mancanti: umiliare Cedric lo ha reso una persona crudele e lo ha spinto ad unirsi ai Mangiamorte. Cedric ha poi ucciso Neville Paciock, colui che aveva distrutto l’ultimo Horcrux di Voldemort, che quindi non è mai morto. Scorpius, inoltre, è diventato uno studente popolare e temuto, mentre il padre ricopre il ruolo di Harry. Scorpius decide di cambiare le cose, dimostrando ancora una volta quanto i Malfoy siano veramente persone diverse da 20 anni prima, e riesce a mettersi in contatto con il Professor Piton, che è ancora vivo e insegna ad Hogwarts. Dopo avergli raccontato dettagli sulla sua vita che non avrebbe potuto mai sapere, dimostrando così di provenire davvero dal futuro, Scorpius capisce che Piton è un membro clandestino dell’Esercito di Silente e continua a fare il doppio gioco con Voldemort. Piton lo accompagna al quartier generale segreto dove vivono anche i fuggitivi Ron ed Hermione, ancora una volta non sposati. Il trio accetta di aiutare Scorpius, sebbene ciò voglia dire l’ennesimo atto di coraggio di Piton, che sa che nel futuro non esisterà più. Piton, Ron e Hermione consigliano al ragazzo di tornare indietro nel tempo e bloccare con un incantesimo scudo gli interventi “in favore” di Cedric. Dopo che Severus gli rivela di essere orgoglioso che il figlio di Harry Potter porti il suo nome, il trio viene attaccato dai Dissennatori

Ritornati a quella che pensano sia la normalità, i due ragazzi hanno una conversazione con la Professoressa Mcgranitt, a cui confessano di aver smarrito la Giratempo. La Preside ricorda loro che, malgrado le nobili intenzioni, il mondo in cui vivono è stato reso possibile anche e soprattutto grazie alla morte di diverse persone, incluse molto a loro care. Harry e Albus si incontrano nel dormitorio di Serpeverde e, nonostante la rabbia di Harry, provano a riconciliarsi. Tuttavia Scorpius rivela a Albus di non aver mai perso la Giratempo e di volere distruggerla assieme. I due ragazzi chiamano anche Delphi, che però inavvertitamente espone il suo tatuaggio di un Augure, di cui Scorpius aveva sentito parlare nella realtà alternativa come simbolo di una strega alla destra di Voldemort. A questo punto Delphi rivela loro tutto: il suo vero piano è quello di procedere con il salvataggio del cugino per riportare in vita Voldermort. Albus e Scorpius sono presi in ostaggio, vengono distrutte loro le bacchette e Delphi uccide un prefetto che li stava cercando, obbligandoli a viaggiare nel tempo sino alla terza prova del Torneo.

Nel labirinto Albus e Scorpius rallentano Delph, impedendole di compiere i suoi atti malvagi, ma la ragazza riesce a riprendere il controllo della situazione e a distruggere la Giratempo, abbandonandoli nel passato.

Il quarto atto vede come protagonisti iniziali Harry e i suoi amici che, dopo aver scoperto che Albus e Scorpius sono stati visti con Delphi, decidono di recarsi da Amos Diggory. Qui scoprono che l’anziano è stato Confuso da Delphi, che in realtà non è una sua parente, e che vi è una profezia che, se avverata, porterà al ritorno di Voldemort, di cui Delphi è la figlia segreta, avuta con la Mangiamorte Bellatrix Lestrange.

Albus e Scorpius si ritrovano nel 1981, il 30 ottobre, la notte in cui Voldemort uccise i genitori di Harry e venne ridotto ad un’anima malata. Il piano di Delphi è cambiato: vuole convincere Voldemort a non uccidere Harry, in modo da prevenire il rimbalzo sul padre della Maledizione Senza Perdono. Albus ha un’intuizione geniale: si ricorda che quando aveva scagliato la coperta che Harry aveva cercato di donargli, aveva rotto una pozione d’amore e la coperta si era parzialmente bruciata. Dopo essersi infiltrati nella casa di Batilda Bath e aver preso la Tintura di Camulfone, i due scrivono un messaggio sulla coperta, che dunque apparirà anche nel futuro a contatto con la polvere di perla presente nella pozione d’amore.

Harry e Ginny, nel presente, si accorgono del messaggio e lo decifrano. A loro si aggiungono anche Ron, Hermione e Draco, il quale rivela al gruppo che la sua famiglia è in possesso di una Giratempo. Grazie ad essa i genitori si ricongiungono nel passato con i ragazzi e studiano un piano per fermare Delphi. Harry viene trasfigurato fino ad assumere le sembianze di Voldemort e incontra Delphi, che lo implora di riconoscerla come figlia. Tuttavia Harry viene scoperto e Delphi ingaggia con lui un duello, che riesce a vincere solo con l’intervento di Albus, che libera gli amici intrappolati nella Chiesa di Godric’s Hollow dalla ragazza.

Nel frattempo Voldemort arriva davanti alla casa dei Potter ed il passato si compie: Harry rivive la scena dell’omicidio dei genitori con Albus al suo fianco, consapevole che la morte di James e Lily sia inevitabile per salvare, 19 anni dopo, il mondo magico dal Signore Oscuro. Hagrid, una volta che il gruppo è tornato nel presente, giunge sul luogo per portare Harry ai Dursley, dando inizio agli eventi narrati in Harry Potter e la Pietra Filosofale, come un ciclo che si chiude.

Nel presente Scorpius rivela i suoi sentimenti a Rose chiedendole un appuntamento, ma la ragazza rifiuta, preferendo una pura e semplice amicizia. L’opera si conclude con Harry ed Albus che si recano sulla tomba di Cedric, che Potter visita regolarmente per scusarsi per la sua morte.

 

L’ottavo capitolo della saga, nonostante sia “solo” un copione teatrale, non ha deluso le aspettative, riportando in scena i temi cardine tanto cari all’autrice J.K. Rowling: la morte, l’amicizia, la responsabilità delle proprie azioni, la possibilità di imparare dai propri errori. I luoghi magici e le atmosfere sono sempre gli stessi e tornano a far sognare i milioni di lettori cresciuti con Harry. Di quest’ultimo emergono le difficoltà di essere padre ed alcuni flashback del suo passato, che viene spiegato e approfondito. Il ritorno di personaggi storici, specialmente dei compianti Severus Piton e Albus Silente, è un tuffo al cuore per i fan e porta con sé un pizzico di nostalgia. La trama è difficile e complessa da seguire e da capire – a volte anche alquanto inverosimile – ed è pensata per chi ama il maghetto e conosce tutti i più piccoli segreti dei sette libri. Compito dello script book è anche quello di chiarire anche alcuni punti rimasti in sospeso: quando Ron si è veramente innamorato di Hermione; sì, Bellatrix amava Voldermort, al punto tale da voler fare una figlia con lui; sì, Piton sarebbe rimasto fedele alla parte “buona” anche se Voldemort avesse trionfato.

Dunque Harry Potter e la Maledizione dell’Erede è all’altezza del resto della Saga? Senza dubbio è presto per dirlo, ma per ora godiamoci il ritorno alla magia.

E il prossimo appuntamento è dietro l’angolo – il 17 novembre – con l’uscita al cinema di Animali fantastici e dove trovarli, spin off del mondo Potteriano.

Ed è proprio il caso di dirlo, citando proprio Albus Silente e Severus Piton:

“Dopo tutto questo tempo?”  “Sempre”

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Mauro Carabelli

Giornalista

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