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Animali fantastici e dove trovarli

animali

(Recensione di Rebecca Manzi)

Un cinema gremito come non lo si vedeva da tempo ed una sala esaurita già da alcuni giorni, stracolma di Potterhead – i fan del maghetto Harry Potter. Sono questi gli elementi che segnano il ritorno al cinema – dopo più di 5 anni dopo l’uscita dell’ultimo film – del mondo magico creato dalla scrittrice J.K. Rowling con uno spin-off, Animali fantastici e dove trovarli, ispirato all’omonimo libro.

Ma facciamo un passo indietro: questo testo è, nell’immaginario della Rowling, uno dei libri adottati presso la scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts, attorno alla quale ruota tutta la saga potteriana. Ed è proprio l’autore – fittizio ovviamente – del libro Animali Fantastici e dove trovarli, Newt Scamander, il protagonista di questo nuovo film della Warner Bros, a cui ne succederanno – per la gioia dei fan – altri quattro.

Ritorniamo a noi: “dopo tutto questo tempo” rivedere il logo della WB in stile Harry Potter e risentire l’Edwige Theme – l’ormai famosissimo tema che fa da colonna sonora alla Saga – è senza dubbio un tuffo al cuore per gli appassionati. Gli applausi all’inizio ed alla fine del film e le fotografie allo schermo non appena appare il logo per immortalare questo tanto atteso ritorno si sprecano e lungo tutta la proiezione è un susseguirsi di mormorii ogni qualvolta viene citato un personaggio, un luogo oppure un animale già presente nella serie di HP.

Il film è per tutti, ma solo i veri intenditori, coloro i quali conoscono quasi a menadito gli 8 film – e soprattutto i 7 libri – possono cogliere tutti i riferimenti alla Saga lanciati qua e là dal regista David Jates (ad esempio il fatto che Newt non sia un Grifondoro, ma un Tassorosso, ma anche alcune scene che rimandano palesemente ad altre già apparse nella serie precedente, tra cui il rimando al lecca lecca rubato oppure il saluto tra Newt ed il suo ippogrifo) e capire fino in fondo i meccanismi che lo reggono (prima tra tutti la consegna della collana dei Doni della Morte da parte di Graves a Credence, scena fondamentale per cogliere in anticipo il colpo di scena finale).

La pellicola è piena di creature magiche, di incantesimi (in entrambi i casi si tratta di decine di déjà-vu per i Potterhead) e di scene dai toni fiabeschi – la valigia estensibile di Newt che contiene un vero e proprio mondo zeppo di animali fantastici è qualcosa di spettacolare.

Un film che fa ridere tantissimo (il personaggio di Jacob è comicamente irresistibile, per non parlare delle bizzarre stranezze che caratterizzano Newt, perennemente con la testa tra le nuvole), ma che in alcuni momenti tratti arriva ad essere inquietante e a far sussultare – se non aggrappare – sulla poltroncina dallo spavento.

La trama è, come la Rowling ci ha abituato, parecchio complicata e riassumerla in poche righe cercando di essere esaustivi è una vera e propria impresa, ma ci proviamo.

ATTENZIONE: SPOILER! Se non avete visto Animali Fantastici e non volete sapere come va a finire, fermatevi qui!

Il film è ambientato nel 1926 a New York, dove è appena sbarcato il mago Newt Scamander con la sua unica compagna di viaggio, una semplicissima – in apparenza – valigetta.

Nelle prime scene facciamo la conoscenza della leader del movimento dei Salemiani, la signora Barebone, un gruppo che mira a scovare ed uccidere tutti i maghi e tutte le streghe.

Subito spunta anche uno dei protagonisti più teneri del film, di cui non si può non innamorarsi: il dolcissimo Snaso, un grazioso animaletto simile ad un topolino amante dei metalli preziosi che scappa dalla valigia di Newt. Nel tentativo di raggiungerlo Newt coinvolge anche il No-mag – i babbani inglesi, coloro i quali non sono dotati di poteri magici – Jacob Kowalski ed i due si scambiano per sbaglio le valigie, identiche.

Un ex-Auror (un membro del Ministero della Magia) che ha assistito a queste scene, Tina Goldestein, arresta Newt per importazione illecita in città di creature magiche e lo conduce al MACUSA (il Magico Congresso degli Stati Uniti D’America), ma la Presidentessa e l’Auror Percival (che strano nome, non trovate?) Graves li congedano in malo modo, non credendo alla donna.

Newt si accorge poi dello scambio di valige ed i due vanno a soccorrere Jacob, “attaccato” dalle moltissime creature fuggite dalla valigia del mago, e lo portano a casa di Tina e della sorella Queenie. Tra i due nasce subito una simbiosi, aiutata anche dal fatto che la ragazza è una legilmens, ha il potere di leggere nella mente di chiunque. Newt durante la notte mostra a Jacob il mondo fantastico che è contenuto nella sua valigia, stracolma di creature magiche di ogni tipo scovate in ogni parte del mondo e che il ragazzo vuole preservare, e lo convince a fuggire, ma i due vengono ritrovati da Tina, la quale li conduce direttamente al MACUSA.

Nel frattempo scopriamo che Graves ha incaricato Credence, uno degli orfani della casa famiglia della Barebone, di scoprire chi tra gli ospiti dell’istituto sia il bambino posseduto dall’Obuscurus, una forza oscura creata dai bambini che tentano di nascondere troppo a lungo la magia. Secondo Graves è proprio l’Obscurus il responsabile dei numerosi incidenti avvenuti in città. Per convincerlo a collaborare gli promette nuovamente di portarlo via dall’orfanatrofio e che diventerà importante. L’Auror dona anche al ragazzo una misteriosa collana con la quale potrà contattarlo (e qui i fan sobbalzano sulla poltroncina: è proprio la collana dei Doni della Morte, su cui sono incentrati gli ultimi due libri della Saga potteriana!).

Al MACUSA gli Auror arrestano Newt, Tina e Jacob e condannano a morte i primi due, ritenendo che sia stato uno degli animali del mago ad uccidere il senatore Shaw Jr. Queenie tuttavia riesce ad intervenire e a salvare sia i due maghi che Jacob, il quale avrebbe dovuto essere obliviato (ovvero gli si sarebbe dovuto togliere la memoria).

Seguiamo i protagonisti nella buffa cattura di tutti gli animali fuggiti dalla valigia di Newt e nel mentre avviene un altro efferato omicidio: la signora Barebone dopo aver infatti trovato una bacchetta nell’orfanotrofio decide di frustare Modesty, una delle bambine. Improvvisamente (scena per cuori forti!) l’Obscurus si scatena e la uccide, rivelando il fatto che probabilmente sia nascosto nel corpo della piccola.

Tuttavia, ecco il primo colpo di scena: Graves, venuto conoscenza del fatto che Credence si sia lasciato scappare l’Obsurus, si dimostra estremamente deluso ed arrabbiato, arrivando a definire il ragazzo un Magonò (una persona di discendenza magica che non è capace di utilizzare la magia) e a rivelargli che lo aveva illuso ed usato per tutto il tempo.

Credence, accecato dal dolore per il tradimento del suo unico amico, libera l’Obscurus che ha nel proprio corpo (boom, era proprio lui l’Obscurus!), seminando il panico per tutta New York.

Graves ed il quartetto di amici riescono finalmente a scovare il suo nascondiglio ma, nonostante i tentativi di questi ultimi di salvarlo, Credence viene colpito dagli incantesimi degli Auror sopraggiunti e distrutto (anche se…).

Graves, infuriato, accusa il MACUSA di favorire gli interessi dei non maghi e tenta di ribellarsi, ma viene arrestato con l’aiuto di una creatura di Newt. Quest’ultimo, con un incantesimo, rivela a tutti la vera identità di Graves (boom, parte 2!): sotto le sue spoglie si nasconde infatti il terribile e ricercatissimo Mago Oscuro Gellert Grindelwald (un biondino dall’espressione crudele interpretato da un certo Johnny Depp), considerato il responsabile di moltissimi omicidi.

(Ma chi è Grindelwald? Di sicuro non un personaggio spuntato dal nulla. Per trovare una risposta a questa domanda bisogna infatti essere veri fan della saga del maghetto: Grindelwald è il Mago Oscuro che terrorizzava il mondo magico prima di Lord Voldemort, e che è stato sconfitto dallo stesso Silente in persona, dopo che i due avevano avuto un rapporto di amore – sì, amore – e odio da giovani, ma questa è un’altra storia, che verrà probabilmente approfondita nei film successivi).

Newt, utilizzando uno dei suoi animali, si occupa di diffondere un veleno che provoca amnesia, in modo da cancellare tutti i ricordi di quei giorni ai No-Mag che avevano assistito alla battaglia: la segretezza del mondo magico è salva!

Purtroppo, però, anche Jacob deve subire lo stesso trattamento, dopo essere riuscito finalmente a baciare Queenie.

Nelle ultime scene Newt, che lascia New York con la promessa di far avere di persona a Tina il suo futuro libro sugli animali fantastici, fa trovare a Jacob delle uova d’argento, grazie alle quale riesce a coronare il suo sogno di aprire una pasticceria. Qui, ennesimo colpo di scena, confeziona dolci con forme simili agli animali visti nella valigia di Newt ed un giorno nel negozio entra Queenie e l’uomo sembra riconoscerla. La pellicola ci lascia dunque con un dubbio: forse l’incantesimo non ha avuto effetto su di lui?

ATTENZIONE, ULTERIORI SPOILER! Ci sentiamo posseduti anche noi da un Obuscurus e quindi vi roviniamo anche la sorpresa dei sequel, proseguite la lettura a vostro rischio e pericolo!

Naturalmente i fan non potevano aspettare altri due anni sino all’uscita dal prossimo film, con un finale lasciato così in sospeso. E dalle prime anticipazioni che stanno circolando si capisce che le sorprese non mancheranno nei prossimi 4 film.

Infatti il produttore David Heyman ha rivelato che l’ultima scena del film, che è stata tagliata, aveva come protagonista Credence che quindi è ancora vivo! (ops, vi era sfuggito che un pezzettino del suo corpo era volato via, vero?)

Confermata poi la presenza di Johnny Depp nel ruolo di Grindelwald il quale, insieme molto probabilmente ad un giovane Silente ed a Credence, sarà tra i protagonisti dei sequel.

Questi saranno girati tra New York, Londra e Parigi, non saranno incentrati su Newt e i suoi nuovi amici – anche se avranno sicuramente ruoli fondamentali – e copriranno un arco temporale di circa due decenni, arrivando dunque alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Infine c’è un altro mistero da svelare: chi sarà questa Leta Lestrenge di cui Newt non vuole parlare? Senza dubbio non si tratta di semplice omonimia con la più feroce dei Mangiamorte seguaci di Voldemort, Bellatrix Lestrange. Che ruolo avrà nel proseguo della serie?

Insomma uno spin off ricco di colpi di scena e di misteri, ancora tutto da scoprire, che non ha affatto deluso, ma anzi ha emozionato ed appassionato sin dalle prime scene i fan di Harry Potter e non solo.

Che dire: che la magia abbia, di nuovo, inizio!

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Mauro Carabelli

Giornalista

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