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A Natale Walt Disney approda in Polinesia

 

oceania

(Recensione di Jessica Carù)

Proprio in occasione del Natale è arrivato in tutte le sale cinematografiche “Oceania” (titolo originale Mohana): il cinquantaseiesimo capolavoro firmato Walt Disney.

Il film è diretto dai due registi Ron Clements e John Musker, conosciuti  per aver contribuito alla storia del repertorio Walt Disney con famosi cartoni animati anni ‘90 come La Sirenetta, Aladdin e Hercules.

Questa volta Disney approda tra i colori e la vegetazione polinesiana. Protagonista è Vaiana (doppiata e cantata da Chiara Grispo), figlia del capo tribù, una ragazzina sveglia con molte ambizioni, una delle quali avvicinarsi all’Oceano per scoprirne i suoi segreti nascosti. La  famiglia, soprattutto il padre colpito da un incidente in età adolescenziale, cerca di tenerla lontana dall’acqua, finchè grazie alla nonna Tala (voce di Angela Finocchiaro) la giovane scopre chi è davvero destinata ad essere.

Vaiana è la prescelta dall’oceano per salvare la propria isola, la propria famiglia e le persone che ci vivono. Si imbarca così per una missione durante la quale incontrerà Maoui, un semidio un po’ egocentrico nei panni di un gigante buono, che la accompagnerà durante le tappe del suo viaggio. Vaiana riesce ad affrontare tutti gli ostacoli che la mettono alla prova sconfiggendo mostri malvagi e riuscendo a riconsegnare il cuore rubato anni prima da Maoui alla dea Te-Fiti e salvando la sua isola e il suo popolo.

Vaiana rappresenta una novità nel mondo delle fiabe Walt Disney, che questa volta non prevede un lieto fine con principi azzurri. A differenza delle classiche principesse che hanno segnato romanticamente i vecchi cartoni animati, Vaiana è una donna emancipata e forte, che riesce a cavarsela con la propria astuzia, non alla ricerca di un principe azzurro, non motivata dall’amore, ma solo dal suo agire, dalla ricerca di chi è veramente e di chi è destinata ad essere.

Per quanto riguarda gli altri personaggi è forte il richiamo a cartoni come Mulan o Pocahontas (soprattutto per la figura della nonna) e a Hercules per la figura del semi-dio Maoui. Di poca utilità il maialino e il galletto Hei Hei, simpatici animaletti ma privi di personalità.

Da notare sono anche gli effetti grafici: i capelli, la pelle dei personaggi e la luce del sole curati con una particolare precisione. Un elemento fondamentale è l’acqua che, rappresentata attraverso uno studio accurato della volumetria, diventa un vero e proprio personaggio.

La storia è inoltre accompagnata dalla colonna sonora di Mark Mancina, di cui rimane impresso il singolo ”How Far I’ll Go”,  nella versione italiana “Oltre l’orizzonte” .

Un cartone adatto a grandi e piccini che mette in luce i valori di amicizia, amore famigliare ma soprattutto ricrea le danze, le tradizioni, i costumi e i racconti che uniscono un popolo. Una storia che coinvolge ciascuno di noi, incitandoci a ricercare di chi vogliamo o possiamo essere.

 

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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