(mc) Tutto secondo un sinistro copione. E non mi riferisco solo alle chiassate dell’opposizione nostrana schierata contro il premierato e l’autonomia differenziata come se non esistessero bilanciamenti per evitare “derive”. Mi riferisco invece al passo d’oca, che travolge anche il buon senso popolare, dei leader degli schieramenti di centro sinistra europei ciechi di fronte al risultato elettorale che ha ridimensionato, e di molto, il consenso nei loro confronti. Come se niente fosse, prima del vertice che designerà i nuovi equilibri europei, i negoziatori socialisti, freschi di batosta elettorale, hanno incontrato i liberali e popolari infischiandosene degli altri, inclusa Meloni, per riproporre i desueti schemi “ursuliani” degli anni precedenti. E poi ci vengono a dire che i fascisti sono quelli di destra. E’ proprio vero, viviamo nel mondo al contrario, dove paradossalmente la mentalità reazionaria si è impossessata di anno in anno dell’anima libertaria della sinistra, e l’arroccamento del potere fine a se stesso ha divorato le più elementari e naturali regole della democrazia. In corso d’opera, la Le Pen è in procinto di stappare il miglior champagne.
