(di Desiree Lanzani)
Ormai è un dato di fatto la “socialnetworkitudine” ha rivoluzionato il modo di comunicare.
Non si parla più, si twitta. Non si fanno foto, scattiamo selfie. Non facciamo dibattiti, lanciamo #.
Il modo di approcciarsi alla realtà è cambiato e di conseguenza si è “evoluto” anche il modo di esprimersi. I social network hanno trasformato l’uso della grammatica e del linguaggio, che è diventato quello della rete. E come ogni linguaggio è necessario “insegnarlo” e fornire a tutti gli strumenti utili per poterlo gestire e non per “abusarne senza consapevolezza”.
Nel primo dopo guerra l’ignoranza era non saper leggere o scrivere, oggi la nuova ignoranza è non conoscere l’era digitale.
Chissà cosa direbbe Alberto Manzi se potesse vederci oggi…
Viviamo nell’epoca della Googlitudine, in cui ogni cosa è interconnessa. Più il digitale cerca modi di connetterci, più noi ci disconnettiamo dalla nostra natura.
Aristotele ha definito l’uomo un animale sociale. Page, Zuckerberg e Dorsey hanno creato il nuovo animale da social network.