(di Anthony Fiani)
« Il pubblico è come una donna: se sei indifferente, sei finito. »
Questa una delle frasi pronunciate dopo un concerto dal vivo, dall’intramontabile Frank Sinatra.
Oggi l’America lo ricorda per la sua carriera e per l’attore, cantante e presentatore che è stato.
Le ragazze e le fan stravedevano per lui, tanto da meritarsi il soprannome di “Swoonatra”, colui in grado di far svenire, letteralmente parlando.
Frankie è stato protagonista della musica dal primo dopo guerra fino ai giorni nostri, percorrendo 63 anni di successo e di riconoscimento dal pubblico.
Ha collezionato un premio Oscar per la sua performance in ambito cinematografico, uno per aver dato contributi eccezionali a cause umanitarie, premi Gremmy e Emmy.
Nel 1985 riceve la medaglia presidenziale della libertà e solamente 12 anni più tardi la medaglia d’oro del congresso, onore riconosciuto dagli Stati Uniti.
I suoi 2.200 brani e gli oltre 60 album pubblicati lo rendono uno degli artisti più famosi, a pari merito con i Beatles, i Rolling Stones ed Elvis Presley.
Non dimentichiamo però che Frank era, innanzitutto, di origine italiana e si dice che abbia avuto una relazione con Raffaella Carrà.
Si dice amasse Genova perché la sentiva estremamente vicina alle sue origini e tifava per la quadra della città.
Viene ricordato anche per aver influenzato le elezioni americane con la sua capacità “magnetica” verso gli ammiratori.
Si impegnò per la campagna del politico nonché amico John Fitzgerald Kennedy e fu lui stesso a presentare al futuro presidente la straordinaria Marilyn Monroe con cui strinse amicizia.
Fu ammirato anche da Richard Nixon tanto da cenare con lui più volte alla Casa Bianca e suonare dal vivo per i capi di stato in visita.
Nel 2008 l’album Nothing but the best ha fatto risuonare “The Voice” in suo onore proprio come il secolo scorso.
