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People Have The Power

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(Di Rebecca Manzi)

Tutto è partito da un’idea di Fabrizio Gatti – giornalista di L’Espresso – dopo aver incontrato gli amici di Andrea Ravagnani, il fidanzato di Valeria Solesin.

Lei che è diventata per noi italiani il simbolo della brutalità che gli uomini – se si ha il coraggio di chiamarli tali – possono raggiungere. Lei che assieme ad altre 130 persone, a soli 28 anni, in una serata che doveva essere di gioia, di musica e di festa e che invece si è trasformata in un incubo, quel 13 novembre si è vista strappare via la vita da dei folli in nome di un Dio che non sanno nemmeno chi sia.

E poi c’è Andrea, un ragazzo semplice e innamorato della propria fidanzata. Lui che l’ha vista andarsene tra le sue braccia, impotente, e che in cuor suo non aveva smesso di sperare che fosse ancora viva e di cercarla, ma che si è dovuto arrendere in un obitorio pochi giorni dopo. Lui che è sopravvissuto a quella notte che gli ha portato via la persona che amava.

Andrea ha voluto ricordarla a modo suo, attraverso un concerto nel bar Centrale del paese in cui è cresciuto, con l’aiuto degli amici e del gruppo rock di cui era il cantante prima di trasferirsi a Parigi. Lì Andrea, insieme a loro, ha suonato e cantato per lei, ribellandosi contro un mondo che non è quello che vogliamo. Lui ha trovato la forza di farlo, nonostante il dolore che ancora prova.

Proprio da qui è partito Fabrizio Gatti per lanciare una “catena musicale contro il terrorismo”, come l’ha ribattezzata. Un tam tam che si è mosso via social network e attraverso il passaparola e che ha riscosso l’adesione di molte radio e televisioni. Mandare in onda, tutte insieme, alle 9.10 di mercoledì 23 dicembre la stessa canzone, “People have the power” di Patti Smith, come se fosse un inno contro la violenza.

Non è stata scelta a caso: è infatti lo stesso brano che gli Eagles of Death Metal, diventati loro malgrado i protagonisti di quella notte al Bataclan, hanno suonato sul palco ospiti e assieme con gli U2, la sera del loro ritorno a Parigi.

Sono tante le radio e le tv che hanno risposto all’appello di L’Espresso, da Radio Capital alle Radio Rai, passando per M2O, Deejay, 105, Virgin Radio, R101, Radio Popolare, Radio Bruno fino alle Reti Tv Rai e molte altre piccole radio locali. Significative anche le presenze di Radio Ca’ Foscari dell’Università di Venezia, la città di Valeria e di Radio Ondas Azuayas, in Ecuador, una delle prime emittenti a rispondere.

Non è la prima iniziativa che ha unito le persone e gli artisti grazie alla musica.

Tra le tante si possono citare Amiche per l’Abruzzo, un concerto voluto e organizzato dalla cantante  Laura Pausini, che si è svolto il 21 giugno 2009 allo Stadio San Siro di Milano, dal primo pomeriggio fino a oltre mezzanotte e a cui hanno partecipato sul palco 43 artiste italiane, solo donne.

L’evento è stato trasmesso in diretta a reti unificate da 12 radio italiane e via web con il sito di Amiche per l’Abruzzo. Lo scopo dell’iniziativa è stato di raccogliere fondi per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009.

Per l’occasione Gianna Nannini ha scritto un brano inedito, Donna d’Onna, che è stato eseguito durante la manifestazione dalle cinque cantanti-madrine Laura Pausini, Giorgia, Elisa, Fiorella Mannoia e la stessa Gianna Nannini. Il ricavato della vendita della canzone, che si è andato ad aggiungere a quello della vendita dei biglietti e del DVD del concerto, è stato interamente destinato in beneficienza per la ricostruzione delle cittadine  abruzzesi.

Sempre per il terremoto dell’Aquila è stato nuovamente inciso – la versione originale era stata scritta nel 2003 da Mauro Pagani – un altro pezzo, Domani 21/04.2009, cantato per l’occasione da 56 cantanti e musicisti pop e rap italiani, ribattezzati Artisti uniti per l’Abruzzo.

I promotori principali del progetto sono stati lo stesso Mauro Pagani, Jovanotti e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e la canzone – la più venduta in Italia nel 2009 – è stata trasmessa in radio dalle ore 3:32 del 6 maggio 2009, ad un mese esatto dal terremoto. Anche in questo caso le vendite sono state interamente destinate all’Abruzzo.

Un altro evento – organizzato da Luciano Ligabue e dal suo manager Claudio Maioli – questa volta per raccogliere fondi a seguito del terremoto che ha colpito l’Emilia, è stato Italia Loves Emilia, un concerto che si è svolto il 22 settembre 2012 all’Aeroporto di Reggio Emilia “Campovolo” a cui hanno preso parte 13 artisti italiani. Per l’occasione è stato creato un network radiofonico, Radio Loves Emilia, formato da 11 radio che hanno trasmesso in diretta a reti unificate il concerto.

Anche in questo caso sono stati pubblicati un cofanetto con 4 CD live e 2 DVD tratti dallo spettacolo e un singolo, A muso duro, rivisitazione della canzone di Pierangelo Bertoli, che era stato eseguito da tutti gli artisti durante la serata.

Queste sono solo alcune delle tante iniziative che hanno avuto come protagonisti le radio, i cantanti e la musica. Questo perché “people have the power”, le persone hanno il potere.

Abbiamo un potere che nemmeno immaginiamo. Abbiamo il potere di salvare altre persone, o quanto meno di aiutarle e farle sentire meno sole. Ma soprattutto, anche e in particolare grazie alla musica, abbiamo il potere di sognare: sognare un mondo migliore per noi e per i nostri figli ed eventi come questi ci fanno credere che sia davvero possibile.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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