0

Sua Maestà l’orologio, principe dell’eleganza e della seduzione

images4Da Carolina Murat a Giovanni Agnelli  il fascino del “misuratore del tempo”

di Livio Iacovella

L’orologio è acciaio, silicio, titanio, oro, carbonio, plastica, carati, zaffiri e rubini, coccodrillo, caucciu’, pelle, tessuto. E’ anche casse, fondali, lancette, bilanciere, rocchetto, corona, ruota, molla, batteria. Spesso un’opera d’arte, vera o surreale.  Ma è anche antigraffio, antiurto, antiriflesso. Ora anche telefono. Da donna, uomo, bambino, spaziale, a carica manuale o automatico, radio controllato, cronografo, digitale o analogico. Da polso o tasca. Inoltre l’orologio è anche bellezza, fascino e suggestione. Tutto vero. Ma l’orologio è soprattutto status symbol per eccellenza.

Nella società moderna l’orologio da polso, infatti, non misura solo il tempo che passa ma caratterizza la persona che lo indossa. Lo testimoniano icone eccellenti come quella di Gianni Agnelli che vanta certamente il primo posto. L’avvocato appariva indubbiamente un uomo molto elegante, che amava indossare l’orologio sul polsino della camicia. Un vezzo, un’abitudine, un gesto che metteva in evidenza la qualità di un manager di fortissima personalità.

Nella società moderna si dice che il tempo è denaro e misurarlo può essere molto costoso. Recentemente la rivista Forbes, in una delle sue sempre sorprendenti classifiche, ha stabilito che l’orologio più caro al mondo è un Chopard dal costo proibitivo di ben 25 milioni. Ma per gli orologi provenienti dalla Cina il costo si abbassa sino a pochissimi euro. In mezzo c’è una gamma, pressoché infinita di “pezzi” qualità, di svariato prezzo.

Quando si parla di orologi il pensiero corre naturalmente alla Svizzera, Paese nel quale si costruiscono gli orologi più desiderati e imitati. Il binomio vincente fra la Svizzera e l’orologeria sembra un’evidenza assoluta. Da secoli, infatti, il settore della misurazione del tempo è uno dei fiori all’occhiello dell’industria tecnologica e commerciale del paese rossocrociato. Eppure, quando attorno al XIV secolo cominciò ad essere introdotta la misurazione meccanica del tempo, nulla lasciava presagire che la Confederazione sarebbe divenuta secoli dopo leader del settore. Inizialmente infatti le nazioni pioniere nella fabbricazione di orologi erano più che altro l’Italia, la Germania, la Francia, l’Inghilterra e l’Olanda.

In questi Paesi la domanda da parte di ricchi aristocratici era alta per gli orologi in quanto oggetti di lusso, ma anche strumenti di precisione, soprattutto per la determinazione della longitudine in mare. Tra le celebrazioni più importanti del settore nel 2012 si è svolta la cerimonia per il bicentenario del progetto del primo orologio da polso che Abraham Louis Breguet realizzò per Carolina Murat, regina di Napoli. Nel 2013 si sono festeggiati i trent’anni degli orologi di plastica, di cui è regina la Swatch, che vende 10 milioni di pezzi all’anno.

La rivista scientifica Nature ha dichiarato che gli orologi più precisi al mondo sono atomici e perdono un secondo ogni 300 milioni di anni. In questi orologi il “secondo” è calcolato osservando le oscillazioni dell’atomo di Cesio, un elemento chimico che ne emette ben 9.192.631.770. Al secondo, appunto.

 

Aforismi sull’orologio

Il tempo vola. E noi no. Ma il peggio sarebbe se noi volassimo e il tempo no. Il cielo sarebbe pieno di uomini con gli orologi fermi (Alessandro Bergonzoni)

 

Perdere tempo è una significativa forma di protesta contro l’inesorabilità di una vita scandita dagli orologi (Vittorio Deriu)

 

Ogni buona automobile dovrebbe durare quanto un buon orologio (Henry Ford)

 

Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo (Henry Ford)

 

Anche un orologio fermo segna l’ora giusta due volte al giorno (Hermann Hesse)

 

O quest’uomo è morto o il mio orologio si è fermato (Groucho Marx)

 

Una volta al giorno anche gli orologi fermi dicono la verità (Dino Segre)

 

Un uomo con un orologio sa che ore sono. Un uomo con due orologi non è mai sicuro (Arthur Bloch)

 

Fra gli occidentali, furono i tedeschi a inventare gli orologi meccanici, spaventosi simboli del tempo che scorre (Oswald Spengler)

 

Ho l’orologio che va avanti di tre ore ma non sono mai riuscito ad aggiustarlo. Così da Los Angeles mi sono trasferito a New York (Steven Wright)

 

Share Button

Mauro Carabelli

Giornalista

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *