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La rapina in banca tra realtà e finzione

di Livio Iacovella

rapina

I rapinatori “risparmiano” colpi e diventano più cari

L’ Associazione Bancari Italiani ha reso noti i dati relativi alle rapine in banca, portate a termine o solo tentate, nel corso del 2012. Il dato dice che il numero complessivo di rapine è diminuito del 14% anche se è aumentata la somma media rapinata e, purtroppo, il numero complessivo di feriti.

La statistica arriva in evidente ritardo rispetto a quanto accade oggi. Nel 2013 la ripresa di questo tipo di criminalità è sotto gli occhi di tutti. Il disagio economico, la crisi che colpisce ovunque, fanno lievitare anche il tasso di disperazione sociale e con essa crescono conseguentemente anche i gesti di disperazione, talvolta estremi come rapine, scippi e furti. La Regione Emilia Romagna ha dichiarato che nei primi sei mesi del 2013 il numero di rapine è aumentato del 33%. Altre Regioni si sono già dichiarate sulla falsariga dell’Emilia Romagna esibendo studi e rilievi statistici. Insomma le previsioni fanno intravedere scenari poco rassicuranti  per gli operatori bancari e per gli utenti.

Il gesto della rapina appartiene al classico della cinematografia.

La rapina bancaria forse è quella che attrae maggiormente l’immaginario collettivo. Forse perché, in assenza di violenze alle persone, si ha la sensazione di potersi trovare, con una rapina, in un mare di ricchezza senza colpo ferire o si immagina che un “prelievo forzoso”, portato a buon fine dai rapinatori, possa appagare lo spirito di rivalsa di chi, poco abbiente, sente che farla franca contro i poteri forti rappresenti un segno di vittoria dei più deboli.

La storia del cinema ha prodotto in questi anni pellicole indimenticabili sull’argomento, da Quel pomeriggio di un giorno da cani del 1975 con Al Pacino e John Cazale, a Point Braek del 1991 con i famosi assalti alle banche dei rapinatori con il volto coperto dalle maschere di gomma raffiguranti quattro ex presidenti americani (Ronald Reagan, Lyndon Johnson, Richard Nixon e Jimmy Carter). Da Killing Zoe del 1994, con la rapina tentata ad una banca parigina il giorno della commemorazione della presa della Bastiglia, a Heat – La Sfida del 1995, che per la prima volta ha messo insieme Al Pacino e Robert De Niro. E poi Ronin, del 1998, film realizzato da John Frankenheimer con De Niro e Jean Reno. Indimenticabile Fuori in sessanta secondi del 2000, con Nicolas Cage e Angelina Jolie, oppure Ocean’s Eleven del 2001, primo di una serie di tre film, con un cast composto da George Clooney, Brad Pitt, Elliott Gould e Matt Damon. The Italian Job del 2003, Inside man del 2006, film girato da Spike Lee con un grande cast formato da Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Christopher Plummer e Willem Dafoe. Infine La rapina perfetta del 2008, tratto da una storia vera, una spettacolare rapina ai danni di una banca di Londra realizzata l’11 settembre 1971. Il film è diretto da Roger Donaldson con un cast formato da Jason Statham, Saffron Burrows e Stephen Campbell Moore. Senza dimenticare il genere western nel quale praticamente la rapina in banca era presente sistematicamente. I fratelli Jess James ne sanno qualcosa.

La rapina in banca attualmente comincia ad abbandonare l’interesse dei registi e la fantasia corre sul tridimensionale e sulll’high tech. Effetti speciali, almeno per ora.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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