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Master of Food: a lezione di cucina per preparare un cibo buono, pulito e giusto

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La Condotta di Varese ha concluso a Bodio Lomnago, in Villa Bossi, la prima edizione del Master of Food con la Dott.ssa Anna Marlena Buscemi

(di Federico Moretti) S’è conclusa martedì 18 novembre – presso le cucine di Villa Bossi, a Bodio Lomnago (VA) – la prima edizione del Master of Food: un corso suddiviso in quattro incontri sulle tecniche di cucina promosso da Slow Food. La Condotta di Varese presieduta da Claudio Moroni ha invitato la Dott.ssa Anna Marlena Buscemi a guidare i 20 corsisti di tutte le età alla conoscenza del cibo buono, pulito e giusto. Le lezioni hanno affrontato la preparazione delle materie prime, spaziando dal corretto uso dell’utensileria ai metodi di cottura e alle istruzioni sulla conservazione degli alimenti.

 

La Dott.ssa Buscemi è una gastronoma laureata all’UniSG di Pollenzo (CN) che gira l’Italia per insegnare ad adulti e bambini come riscoprire la cultura italiana del cibo. Piemontese d’adozione, ha proposto ai partecipanti delle ricette della tradizione — adattate per rispettare la stagionalità e la provenienza territoriale degli alimenti. Le lezioni tenute da Slow Food hanno riguardato la verdura, la carne, la pasta fresca e il pesce in varie declinazioni: al termine d’ogni incontro i corsisti e i coniugi Bizzi, proprietari dell’immobile, hanno assaggiato tutte le preparazioni.

 

Il Master of Food – che l’associazione promuove in tutta la Penisola – non è un corso di cucina professionale, ma un approfondimento sulle tecniche che permettono di tutelare la salubrità e il gusto del cibo. Oltre a dare indicazioni pratiche sulla preparazione dei piatti, la Dott.ssa Buscemi ha sottolineato l’importanza di riappropriarsi della cultura enogastronomica italiana: alcuni bambini che ha incontrato per l’Italia hanno perso quel patrimonio che ha reso celebre il nostro Paese nel mondo tanto da non sapere come cuocere un piatto di pasta se non precotto al microonde.

 

Ecco perché tramandare la ritualità legata alla preparazione dei plin, i tipici agnolotti piemontesi, secondo la ricetta tradizionale delle Langhe, assume un significato che supera la tecnica. In Italia, sono in aumento gli adolescenti che non ricordano più – oppure non hanno mai saputo – come sbucciare un frutto: un impoverimento conoscitivo che non riguarda una particolare estrazione culturale, sociale o economica. L’esperienza del Master of Food è un invito a non trascurare la passione per il cibo che da generazioni contraddistingue gli italiani, nell’imminenza di EXPO 2015.

 

L’Esposizione Universale sarà dedicata proprio all’alimentazione tanto che l’interesse delle istituzioni verso le attività proposte dalla Condotta di Varese è notevolmente aumentato. Il Master of Food, organizzato con la collaborazione di Coop Lombardia e Whirpool, è stato soltanto il primo d’una serie di percorsi educativi — come promesso da Marta Riganti, responsabile locale dei corsi, infatti in primavera ne sarà programmato un altro. Evidente l’entusiasmo dei partecipanti che hanno potuto degustare i vini di Centopassi comprati da Libera Terra e provenienti dalle aree confiscate alla mafia in Sicilia.

 

Oltre ai Master of Food, la Condotta di Varese promuove e organizza periodicamente altre iniziative – come gli incontri sul contenimento dello spreco che abbiamo riportato – sul tema dell’alimentazione. È opportuno che l’interesse degli organi di stampa sul settore agroalimentare e sulla ristorazione italiani non scemi con la fine di EXPO 2015. Slow Food difende dal 1986 il cibo vero «coi denti» a livello internazionale ed è in prima linea, non soltanto sensibilizzando i propri soci, per attrarre l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni e ridare il giusto valore al cibo.

 

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Mauro Carabelli

Giornalista

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