0

VEDANO DICE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Relatori Incontro

NELLA FOTO I RELATORI DELL’INCONTRO

(di Francesca Bianchi) Tanti sono i problemi di cui la nostra società è impregnata, la maggior parte dei quali vengono sottovalutati e guardati con distacco. Ogni giorno ci confrontiamo con l’indifferenza della gente che gira la testa dall’altra parte pur lamentandosi di vivere in una situazione di sicurezza precaria.

Ma non tutti seguono la corrente e Vedano Olona ha deciso di porre un freno a questa ideologia. Si tratta di un comune in provincia di Varese, piccolo ma dai grandi principi.

La giunta comunale, in collaborazione con il corso di karate shotokan del Centro Sportivo Vela, ha infatti promosso un corso di difesa personale gratuito aperto a tutte le donne che desiderino parteciparvi.

«Bisogna promuovere forme di prevenzione e combattere l’isolazionismo. Bisogna ricominciare a guardarsi attorno, a prestare attenzione alle nostre zone e a sviluppare quel campanello d’allarme che ci consente di prevenire situazioni di potenziale pericolo e di contrastare una piaga in crescita.» È con queste parole che il Vicesindaco (nonché assessore alla sicurezza e allo sport) Vincenzo Orlandino ha commentato l’iniziativa all’incontro tenutosi in Villa Aliverti lo scorso giovedì sera.

Il 19 marzo, infatti, è stato motivo di riunione non solo per presentare l’imminente inizio del corso ma anche per approfondire questo tema che, purtroppo, si rivela essere fin troppo attuale.

La serata è stata presieduta da Simona Ghiraldi (membro di Vedano Viva, lista che ha vinto le scorse elezioni) che ha accompagnato i cittadini, grazie anche a degli ospiti d’eccezione, in una riflessione sulla violenza di cui è costantemente vittima il genere femminile.

Si è deciso di cominciare a muoversi in questa direzione proprio ora perché è in questo mese che cade la festa della donna e il corso stesso è stato pensato come una sorta di regalo a tutte le donne, vedanesi e non, che non solo necessitano di apprendere nozioni a livello pratico ma anche di capire come affrontare certe situazioni a livello psicologico.

E’ su questo punto che lo stesso Harry Bursich (istruttore di Karate) ha voluto focalizzare la propria attenzione in questo corso. Le nozione base di difesa apprese da un punto di vista pratico sono sì importanti ma non sono tutto. Bisogna imparare a combattere il panico e a sfruttare la paura, cominciando a sentirsi più sicure di se stesse.

Ma come si può mettere da parte ogni timore quando il 91% delle violenze -soprattutto quelle sessuali- avviene all’interno di un contesto familiare? Quando i maltrattamenti, in Europa, sono la prima causa di morte tra le donne tra i 14 e i 45 anni e quando avviene un femminicidio ogni tre giorni? Sono dati allarmanti, presentati da Gabriella Sberviglieri (consigliera di parità, componente del tavolo regionale antiviolenza) che fa notare come tutti i pregiudizi sull’argomento siano sbagliati.

Al contrario di quello che si possa pensare, purtroppo, si tratta un fenomeno trasversale che colpisce tutti gli strati sociali, tutte le età e tutte le nazionalità. Fortunatamente però, per far fronte a questo problema che emerge sempre più frequentemente, sono sorti ormai da diverso tempo dei centri antiviolenza che annualmente aiutano centinaia di donne, anche nella nostra provincia (come, per esempio, EOS a Varese o E.VA a Busto Arsizio).

Il fatto che queste persone cerchino un aiuto e qualcuno che le ascolti non significa però che siano pronti a denunciare chi fa o ha fatto loro del male. Molte scelgono di non intraprendere quello che si rivela essere un percorso lungo e faticoso.

Come ha spiegato l’avvocato Marzia Giovannini, la situazione si complica quando per esempio sono coinvolti dei minori o quando i tempi lunghi fanno emergere una certa ambivalenza nei comportamenti delle vittime. Per quanto alcune leggi in proposito siano state promulgate, altre ancora sono in contrasto tra loro e spesso è la stessa interpretazione culturale delle persone a dar vita a sentenze incongruenti con quanto ci si aspetterebbe.

Per quanto questa lotta sia costellata da successi e da insuccessi, il comune di Vedano Olona può dire di aver già riportato una vittoria. Tanti i cittadini che hanno preso parte all’incontro e tra questi anche il sindaco Cristiano Citterio e l’assessore Giulia Adamoli (a testimonianza di quanto il progetto sia sentito dall’amministrazione comunale) ma anche la Dott.ssa Silvia Nanni e il sovrintendente Massimiliano Abbiati della squadra mobile della Questura di Varese.

Un’iniziativa che ha coinvolto tutti, insomma, e che si è tramutata in un corso di autodifesa ricco di nuovi insegnamenti. Quasi una quarantina le donne di ogni età che hanno frequentato la prima serata dove, sotto la supervisione e l’aiuto di cinque maestri, hanno potuto apprendere delle nozioni base non solo per difendersi ma anche per sentirsi più sicure con se stesse.

I prossimi incontri del corso si terranno nella palestrina del Centro Sportivo Mario Porta in via Nino Bixio:

Venerdì 27/03 ore 18.30 – 19.30

Martedì 31/03 ore 21.00 – 22.00

Venerdì 10/04 ore 18.30 – 19.00

L’ingresso è libero e senza vincoli di frequenza.

 

 

 

Share Button

Mauro Carabelli

Giornalista

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *