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VARESE HA UNA POLIZIA DI STATO EFFICIENTE

 

polizia

 

Foto da: ivm.ilcalciomagazine.it

(di Kenji Albani)   Varese è una cittadina lombarda di 85000 abitanti. Conosciuta principalmente per le industrie, negli ultimi anni è balzata all’onore delle cronache sia per fatti di cronaca nera: le atrocità delle Bestie di Satana, l’Omicidio Catic; ma anche per importanti avvenimenti politici: la riunione dei ministri degli interni del G8 nella Primavera del 2010 (per cui molti ancora ricordano le camionette delle Forze dell’Ordine a guardia del centro, gli elicotteri in perlustrazione, i black out) e persino la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano compiuta poco dopo il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Scelta non casuale dato che Varese e provincia è la culla della Lega Nord. Infine anche per importanti avvenimenti sportivi: i mondiali di ciclismo del 2008 e la qualifica al secondo posto della squadra di calcio nella serie B avvenuta allo stadio Ossola di Varese. Ovvio che in tutti questi fatti le Forze dell’Ordine hanno avuto una certa importanza.

I poliziotti compiono il loro dovere facendo turni stressanti. Non gli interessa se è notte o Natale. Devono lavorare lo stesso per garantire la sicurezza pubblica. Sono uomini che indossano giubbotti antiproiettile, portano nella fondina la pistola d’ordinanza Beretta 98FS e sono in continuo contatto con la centrale operativa tramite la ricetrasmittente. In casi eccezionali usano poi le pistole mitragliatrici Beretta PM12 o Heckler & Koch MP5. Ma queste sono armi di reparto e non individuali. Per loro è normale portare armi: si sono abituati per difendersi e usarle contro malintenzionati restii ad arrendersi. Ma non solo sono abituati a portare armi. Sono abituati a vedere gli orrori di questo mondo e per farlo si sono adeguati subito, persino quando avevano solo vent’anni.

Ma la Polizia di Stato non si avvale solo di armi per il suo lavoro, ma pure di tecnologie informatiche per ottenere quanti più dati possibili per identificare chi commette reati. Un esempio? In base al codice IMEI dei telefonini possono individuare i proprietari grazie ad alcune attrezzature. Ovviamente con uno scarto di errore impreciso sconosciuto per chi scrive l’articolo.

Inoltre la Polizia di Stato collabora con gli altri corpi di polizia, militari e non. Per esempio per scarsità di macchine il territorio comunale di Varese è diviso in 2 zone, A e B, l’una sotto la giurisdizione della Polizia di Stato per un determinato periodo, l’altra sotto la giurisdizione dell’Arma dei Carabinieri. Terminato il periodo le aree di giurisdizione sono scambiate. E poi ci sono i rapporti per motivi non chiari tra Polizia di Stato e AISI (i nostri servizi segreti) da alcuni confermati, da altri smentiti.

La Polizia di Stato agisce a favore dei cittadini, intervenendo sia in caso di schiamazzi notturni, sia in caso di arresto di spacciatori.

Sempre a proposito di droga, la Polizia di Stato di Varese ha  compiuto nel 2012 un’importante operazione anti droga nota come Nazca. Il perché del nome lo si capisce leggendo le seguenti parole: in data 25 maggio 2012 la Polizia ha fermato 11 cittadini italiani e 5 stranieri per narcotraffico. I narcotrafficanti contrabbandavano cocaina da Nazca, cittadina peruviana nota per i giganteschi disegni tracciati sul terreno, fino a Linate, dove un fattorino della dogana di origine venezuelana permetteva l’elusione dei controlli dalle valigie in cui era nascosta la cocaina. L’operazione effettiva era però iniziata il 17 maggio, con l’arresto di uno dei narcotrafficanti a Lima, in Perù, per mano della polizia locale. Poi l’operazione ha continuato  a Varese con l’aiuto dei commissariati di Gallarate, Busto Arsizio, Luino e gli agenti di Milano. Questi ultimi nel corso dell’operazione hanno poi sequestrato una raffineria di droga in un negozio in via Padova, sempre a Milano.

In conclusione la Polizia di Stato non agisce da sola, la PS di Varese non agisce solo nell’ambito cittadino. La Polizia agisce sostenuta dalle altre Forze dell’Ordine di tutta Italia e anche di tutto il mondo, se il caso lo richiede.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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