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L’oro della mia amica Sabrina

2sci nautico

(di Silvia Milone) Quattro chiacchiere tra amiche di fronte a una pizza e a una birra. Sono in compagnia di Sabrina Bassi: “Solo ora ho realizzato di essere campione del mondo di sci nautico, è un’emozione grandissima!”.

Legnano, 01 ottobre 2015. Io e Sabrina ci siamo date appuntamento nella sua pizzeria preferita, come al solito arrivo in anticipo, mi sento stranamente agitata al pensiero di incontrarla eppure ci conosciamo da tanti anni ma questa volta il nostro incontro assume caratteri speciali, unici. Sabrina Bassi è una ragazza bionda con gli occhi azzurri e un sorriso rassicurante che non ha mai perso nonostante le difficoltà che ha incontrato durante il suo percorso. “Nel 2004 ho avuto un incidente automobilistico che mi ha causato una lesione midollare incompleta; dopo anni di fisioterapia e recupero ho avuto dei miglioramenti significativi che mi hanno portata a muovere le gambe e ad alzarmi in piedi. Per dieci anni non ho minimamente pensato allo sci nautico, sino al 2013 quando il fratello della mia estetista mi ha convinta a provare”. Sabrina mi racconta tutto questo con un entusiasmo che è difficile contenere, le parole sgorgano dalla sua bocca una dietro l’altra, le pizze si raffreddano, non ci importa di cenare e io non posso fare a meno di pensare di quanta tenacia risieda in questa piccola grande donna. “Sono circa due anni che mi alleno nel campo di Recetto (NO); dopo una gara a Brescia, che tra l’altro non è andata bene, sono stata convocata a sorpresa dal mio allenatore per partecipare ai Mondiali di Sci Nautico del 27 settembre 2015 a Sacramento in California”. La serata procede con un ritmo incalzante, creiamo un campo con i bicchieri e le posate, cerca di farmi capire il percorso che l’ha portata alla vittoria, sciorina parole tecniche come se fosse un’atleta consumata eppure sono solo due anni che pratica questa disciplina, solo due anni che però sono bastati a farle vincere un oro nonostante la concorrenza serrata di americane e australiane. “Ho vinto l’oro nello slalom chiudendo a 43km orari sul campo piccolo e 37 km orari sul campo grande e nonostante avessi cominciato solo da due mesi, ho vinto anche il bronzo nelle figure”. Sabrina è entusiasta, lo siamo tutti, ormai intorno a noi l’interesse è vivo, tira fuori dalla borsa le sue medaglie scintillanti, i camerieri vengono a complimentarsi con lei, scatto foto ad oltranza, la medaglia d’oro al collo la ripaga di tutti i sacrifici. Lo scii nautico ora riempie la sua vita e per due anni, fino al prossimo mondiale, potrà fregiarsi del titolo di campione del mondo. “Lo sci nautico è uno sport difficile, ci vuole tenacia e costanza ma consiglio a tutti i disabili di avvicinarsi a questa disciplina, è uno sport poco conosciuto e poco supportato, fortunatamente la federazione Italiana dà la possibilità a tutti di allenarsi gratuitamente; l’unica cosa richiesta è la costanza. Le soddisfazioni che regala questo sport sono tantissime”. La serata volge al termine, sono quattro ore che parliamo ininterrottamente di sogni, di aspettative, di progetti futuri eppure questa ragazza con l’oro al collo non ha desideri irrealizzabili, non ha grandi pretese, ha capito che la vita è un dono meraviglioso da qualsiasi altezza la si guardi, anche seduta su di una sedia. “Ora mi allenerò per i mondiali del 2017, mi piacerebbe chiudere con 40 km orari sul campo grande e poi per il resto mi piacerebbe avere una vita normale, continuare a fare il mio lavoro che mi piace, avere una famiglia…insomma la normalità”.

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Mauro Carabelli

Giornalista

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