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(di Maha Kanaan) Nel Paese dei cedri si fanno doppi turni per garantire l’istruzione dei rifugiati siriani, che oggi costituiscono quasi un terzo della popolazione residente in Libano. Tra tante difficoltà e molte donazioni, il sistema scolastico del paese cerca di adattarsi a circa due milioni di rifugiati.
I bambini siriani provengono da un paese che fino a cinque anni fa era tra i più alfabetizzati al mondo, ma che a causa delle guerre sono stati costretti ad abbandonare la propria casa e la propria scuola. Sono 400.000 i ragazzini rifugiati in età scolare (tra i 3 e i 15 anni), ma di loro soltanto il 37% studia presso le scuole pubbliche Libanesi. I bambini siriani che oggi si assentono dalla scuola non ricevono un’istruzione primaria, perché i genitori non hanno provato a iscriverli, o in quanto impossibilitati a seguire l’anno scolastico a causa delle prolungate assenze compiute. Il ministero dell’Istruzione ha quindi creato un programma extra-curricolare di apprendimento accelerato, che durerà quattro mesi e avrà lo scopo di aiutare gli studenti a recuperare e restare all’interno del sistema scolastico.
In circostanze normali, lo Stato libanese dovrebbe coprire le spese per l’istruzione e il costo dei libri. Questo oggi non è possibile a causa del conflitto in Siria e del conseguente flusso di rifugiati che limita le capacità dello Stato libanese di far fronte all’emergenza. In Libano ogni bambino ha diritto all’istruzione gratuita, a prescindere che sia libanese o straniero. Il paese ha quindi fatto appello alla comunità internazionale per fronteggiare il crescente numero di studenti presenti all’interno dei propri confini.
Il Libano ha già ricevuto aiuti internazionali sufficienti a garantire il libero accesso ai corsi mattutini (già disponibili per i bambini libanesi) a tutti i siriani presenti nel paese, senza che ciò comporti un ulteriore esborso da parte dello Stato. Il ministero dell’Istruzione ha creato classi pomeridiane specificatamente per studenti rifugiati, in modo da garantire l’insegnamento al maggior numero di studenti, evitando il sovraffollamento degli istituti scolastici. Alcune scuole ospitano oggi tra i 500 e i 700 rifugiati in corsi pomeridiani; mentre si contano 259 istituti, in confronto ai 144 dell’anno scorso, con oltre 85.000 bambini iscritti.
Gli studenti rifugiati stanno seguendo il programma curricolare libanese desiderosi di apprendere e migliorare.