(di Anthony Fiani)
“Orfei”
Un cognome che abbiamo visto fin da bambini inciso su quei cartelloni pubblicitari, sparsi qua e là per le strade.
Quella donna, Moira, che ha fatto del circo la sua vita intera, da ieri non regala più spettacoli ne emozioni.
La notizia della sua scomparsa ha sorpreso tutti, pubblico o meno. Incondizionatamente.
Quando salutiamo per l’ultima volta chi raggiunge quel confine che a noi, infondo, sembra così remoto, non possiamo che spendere le nostre più umili parole per ricordare con affetto chi ci ha lasciati.
Ma qualcuno quelle parole ha deciso di spenderle per ricordare chi realmente e’ stata Moira Orfei; una donna che ha fatto degli errori, che ha negato la libertà degli animali, che nel 2015 dovremmo tutelare più che mai e che ha ottenuto fama e denaro sulle spalle di chi, inerme, si è consegnato nelle sue mani.
“Insegna agli angeli come maltrattare gli animali”
Questo quanto nasce dalla mente di chi si nasconde dietro una tastiera e preme su Facebook la funzione di commento.
Un pensiero forte, carico di cinismo.
Da umile studente non metto in discussione che l’uomo non abbia il diritto di usare la specie animale a suo piacimento per loschi obiettivi economici ma, davanti alla morte di un nostro pari, come possiamo provare anche il minimo pensiero positivo?
Nessuno merita di non vivere, nessuno merita di morire.
